Buonasera,
in un caso di cui mi sto occupando il prezzo di aggiudicazione è sensibilmente inferiore al capitale residuo alla data di precetto, cui aggiungere l'importo delle rate scadute precettate e le spese di esecuzione liquidate.
Preciso che il capitale residuo alla data di precetto era pari ad € 75.413,62 da ammortizzare per ancora n. 205 rate a scadere; le rate scadute alla data del precetto € 21.236,35 cui aggiungere spese di esecuzione liquidate per circa € 16.000,00; mentre il prezzo di aggiudicazione è pari ad € 74.671,88.
L'aggiudicatario è fermo nella volontà di subentrare ed ha quasi integralmente saldato l'importo per rate scadute e spese liquidate, ciò ha fatto perchè ritiene che l'importo da ammortizzare in 205 rate è la differenza tra il prezzo di aggiudicazione ed € 37.236,35 circa (ossia spese di procedura + rate scadute). Al contrario a mio avviso l'importo da ammortizzare in 205 rate è il capitale residuo del contratto di mutuo, a prescindere dal prezzo di aggiudicazione. Ciò sostengo perchè se si intende subentrare in un contratto di mutuo si deve farlo a tutte le condizioni ivi previste e, quindi, anche con riferimento al piano di ammortamento... non dovrebbe essere possibile subentrare in un contratto solo con riferimento alle condizioni in ordine alla durata del mutuo, al tasso, e non alle clausole riferite al capitale erogato e in base al quale il piano di ammortamento è stato concordato. Se fosse corretta la tesi dell'aggiudicatario, ciò significherebbe che sarebbe superabile il limite delle 12 rate per il pagamento del saldo prezzo di aggiudicazione. Attendo parere e, se li avete, precedenti giurisprudenziali. Grazie.