affarista
pubblicato
08 novembre 2019
- Ultima modifica 08 novembre 2019
Sono a carico dell'aggiudicatario le spese relative alle formalità di registrazione, trascrizione e voltura catastale, quindi in sostanza le tasse per il passaggio di proprietà, che ora però non so quantificarti.
Inoltre sono a carico dell'aggiudicatario la metà del compenso che spetta al delegato relativo alla fase di trasferimento (500 euro che però il giudice può aumentare o diminuire del 60% a seconda dei casi) e le relative spese generali, che ammontano al 10% dell'importo precedentemente indicato (dei 500 euro). La somma del compenso e delle spese generali deve essere aumentata del 4% (contributo previdenziale per il delegato) e quest'ultima somma deve essere ulteriormente aumentata dell'iva nel caso il regime fiscale del delegato la preveda. Poi ci potrebbero essere le spese per la cancellazione delle formalità pregiudizievoli, ma dipende cosa c'è scritto nell'ordinanza in quanto potrebbero essere anche a carico della procedura. La normativa che regola le spese a carico dell'aggiudicatario è il d.m. 227 del 2015. Siccome non è possibile conoscere le spese d'asta prima che il giudice effettua la liquidazione del compenso al delegato (questo avviene molto dopo l'aggiudicazione), l'aggiudicatario è tenuto a versare, contestualmente al saldo prezzo, anche le spese accessorie stimate appunto al 15%. Nel caso le spese reali dovessero risultare maggiori o minori di quelle già versate, l'aggiudicatario è tenuto a integrare o viene rimborsato dell'eccedenza.