Buongiorno
Nel 2005 ho acquistato " su carta " un' appartamento da una società "A". Il contratto di questo acquisto non è stato registrato, né ha le firme autenticate. Alcuni mesi dopo scopro che un'altra società "B" aveva comunicato al Comune di essere proprietaria del terreno edificabile, su cui doveva sorgere l'appartamento acquistato, ed aveva ottenuto il rilascio della concessione edilizia chiesta dalla prima società.
L' immobile viene quindi costruito dalla società "B" a cui una banca rilascia un mutuo con ipoteca sugli appartamenti e la società "A" si occupa di portare avanti ( con notevole ritardo) i lavori di completamento degli appartamenti di alcuni acquirenti che, come me, avevano sottoscritto con essa i contratti di compravendita. Nel 2012 con un rogito notarile la società "B" ha trasferito alla società "A" gli immobili che questa aveva rifinito (tra cui il mio) con l' accollo del mutuo.
Nello stesso anno prendo possesso dell' appartamento (prima casa), dove trasferisco la residenza con la speranza di potere arrivare in breve tempo a chiudere con il rogito (contando sul fatto che la società riuscisse a ridurre il valore del mutuo pendente sull' appartamento, che risultava essere molto più elevato rispetto alla somma residua che dovevo saldare).
Purtroppo ciò non è avvenuto e l'appartamento a breve sarà messo all'asta. Non è più possibile un accordo con saldo e stralcio perché contemporaneamente in questa procedura di pignoramento, degli appartamenti intestati alla società "A", si è insinuata anche l' Agenzia delle Entrate.
Poiché nel 2014 ero stata chiamata dalla guardia di finanza a chiarire i rapporti economici con la società "A" ed avevo presentato il contratto di compravendita, le matrici dei vari pagamenti effettuati e le fatture che mi erano state rilasciate dalla società "A" (che risultano tutte puntualmente nella verbalizzazione redatta), desideravo chiedere se, pur non avendo un contratto di compravendita registrato, in forza alla presentazione del verbale della guardia di finanza, (che a mio giudizio dà comunque data certa dell' esistenza del contratto e autenticità alle firme dei sottoscrittori) il giudice, su mia richiesta, sarebbe tenuto all'applicazione dell'art 9 del dlgs 122 del 2005, per farmi acquisire il diritto di prelazione sull' acquisto dell' appartamento che abito.