Tutte le spese che deve sostenere l'aggiudicatario di un immobile all'asta

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  • Ultimo messaggio 25 aprile 2020
pierpaolomari pubblicato 11 aprile 2020

Buonasera,

volevo avere delle informazioni in ordine alle spese che deve sostenere chi si aggiudica un immobile all'asta in modo da poter fare un conto economico il più possibile realistico.

Da quanto ho capito l'aggiudicatario dovrà pagare:

- il 50% degli onorari del professionista delegato inerenti l'attività di trasferimento della proprietà dell''immbile, gli onorari variano in base alle tre fasce previste;

- l'imposta di registro, essendo prima casa, il 2% del valore catastale;

- la trascrizione del decreto di trasferimento che, da quanto so, è pari ad € 149,00 + marche da € 16,00 ogni 4 facciate del provvedimento;

- la cancellazione del pignoramento € 262,00, per ogni pignoramento o creditore intervenuto, corretto?

- la cancellazione dell'ipoteca volontaria € 35,00;

- la cancellazione dell'ipoteca giudiziale, pari allo 0,50% della somma per cui è stata iscritta l'ipoteca + € 50,00 di marca da bollo;

- l'imposta ipotecaria, che non so di quanto sia;

-l'imposta catstale.

E corretto quello che ho indicato sino ad ora? ci sono altre eventuali ed ipotetiche spese? 

Relativamente all'attività di cancellazione dei gravami quanto può esser chiesto dal professionista delegato per l'attività svolta?

Grazie

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inexecutivis pubblicato 13 aprile 2020

Le spese indicato sono sostanzialmente corrette (salvo piccoli trascurabili aggiustamenti).

Quanto alla concellazione delle formalità pregiudizievoli non è detto tuttavia che esse gravino sull'aggiudicatario.

Va ricordato a questo proposito che “In tema di vendita forzata, il giudice dell'esecuzione (o quello delegato al fallimento) può, con proprio provvedimento, porre le spese per la cancellazione delle trascrizioni ed iscrizioni gravanti sull'immobile trasferito a carico dell'aggiudicatario, anziché a carico del debitore (o della massa fallimentare), come disposto dagli artt. 2878 cod. civ. e 586 cod. proc. civ. (nonché 105 della legge fall.), poiché il principio dell'obbligo del pagamento delle spese predette a carico del debitore (o della massa fallimentare) non può dirsi inderogabile, non essendo tale inderogabilità sancita da alcuna norma di legge, e non avendo esso ad oggetto situazioni soggettive indisponibili”. (Cass. n. 10909 del 25.7.2002)

Se invece l’ordinanza di vendita nulla dovesse disporre in proposito, a nostro avviso esse gravano sulla procedura. Invero, l’art. 2 D.M. Giustizia 15 ottobre 2015, n. 227 nel prevedere che siano posti a carico dell’aggiudicatario la metà del compenso relativo alla fase di trasferimento della proprietà e delle le relative spese generali, nonché le spese effettivamente sostenute per l'esecuzione delle formalità di registrazione, trascrizione e voltura catastale. Implicitamente pone a carico della massa le spese di cancellazione delle formalità pregiudizievoli.

pierpaolomari pubblicato 14 aprile 2020

Grazie

inexecutivis pubblicato 15 aprile 2020

grazie a lei

clem_sir pubblicato 21 aprile 2020

Salve, volevo chiedere delle delucidazioni in ordine alle spese che gravano sul debitore in riferimento all'annullamento di un procedimento di esecuzione immobiliare( pignoramento) dovuto ad un accordo transattivo tra le parti. Nell'accordo sono stati attribuiti al debitore i costi della cancellazione del pignoramento successivi all'accordo stesso, tranne quelli relativi al custode giudiziario e al Ctu. Vorrei capire quali sono questi costi ed il loro importo. Grazie

inexecutivis pubblicato 25 aprile 2020

I costi vivi di cancellazione del pignoramento sono i seguenti:

€.200 per l’imposta ipotecaria (art. 14 della tariffa allegata al d.lgs. 31.10.1990, n. 347);

€. 59 per l’imposta di bollo (art. 3, punto 2 bis della tariffa allegata la d.P.R. 642/1972);

€. 35 per la tassa ipotecaria (ai sensi della tabella allegata al d.lgs 31.10.1990, n. 347).

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