spese cancellazione gravami

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  • Ultimo messaggio 30 dicembre 2020
Marco_acquirente pubblicato 24 dicembre 2020

Buongiorno,

ho acquistato un immobile all'asta. Nell'avviso di vendita era indicato che le spese per la cancellazione dei gravami facevano capo all'aggiudicatario. La procedura di cancellazione è stata eseguita da un'associazione notariale, non direttamente dal notatio delegato. Ora è successo che oltre alle spese "vive" per la cancellazione presso la Conservatoria, mi hanno addebitato anche una fattura di questa associazione come "compenso" per questa attività di cancellazione, stornando direttamente l'importo dall'anticipo che avevo versato. Vorrei sapere se queste ulteriori spese dovevano proprio essermi addebitate oppure se dovevano gravare sulla procedura.

 

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inexecutivis pubblicato 26 dicembre 2020

Riteniamo che queste spese non siano dovute, a meno che di esse non si faccia menzione nell'ordinanza di vendita. Invero, l'unico compenso che può essere richiesto all'aggiudicatario (salva diversa determinazione del giudice dell'esecuzione) è quello di cui all'art. 2 del decreto ministeriale 15 ottobre 2015, n. 227.

Si tenga comunque presente che ogni compenso deve essere preventivamente determinato dal giudice dell'esecuzione a norma dell'art. 179 bis, comma secondo, disp. att. c.p.c., il quale dispone che “Il compenso dovuto al professionista è liquidato dal giudice dell'esecuzione con specifica determinazione della parte riguardante le operazioni di vendita e le successive che sono poste a carico dell'aggiudicatario. Il provvedimento di liquidazione del compenso costituisce titolo esecutivo”.

Buon Natale!

Marco_acquirente pubblicato 26 dicembre 2020

Vi ringrazio moltissimo, specialmente per aver risposto durante le ferie natalizie!

Se posso, vorrei chiedervi un ulteriore chiarimento. Io non ho conservato l'ordinanza di vendita, comunque il valore dell'aggiudicazione è superiore a 100.000 €, quindi si rientra nella casistica b)) dell'art. 2 che prevede un compeso di €1500 per ciascuna fase dell'operazione di vendita. Nel mio caso, la fattura emessa da questa associazione notarile è di 1250,00 € + IVA al 22%, quindi non mi sembra sia collegata alle spese citate in quell'articolo. La dicitura della fattura è "onorari comprensivi della redazione degli annotamenti". Invece la nota spese relativa alle cancellazioni ha le seguinti diciture: tassa di registro, annotamenti, visure, bolli, spese. Secondo voi posso chidere un chiarimento tramite pec?

Buon Anno Nuovo!

 

 

rickhunter pubblicato 29 dicembre 2020

Alla fine ha scritto al giudice per questa anomalia? Ed ha ricevuto risposta? Non mi sembra corretto abbiano stornato, per sicurezza propria, il loro compenso già dalla cauzione.

Marco_acquirente pubblicato 30 dicembre 2020

No, non so nemmeno come si fa a scrivere ad un giudice. Forse dovrei scrivere al notaio delegato.

 

inexecutivis pubblicato 30 dicembre 2020

Il nostro suggerimento è quello di contestare le spese formalmente al delegato (tramite pec o raccomandata a.r.), chiedendo altresì documentazione giustificativa delle spese delle imposte di registro, ipotecaria e catastale (che comunque devono essere annotate sul decreto di trasferimento a cura dell'agenzia delle entrate) e del decreto di liquidazione del compenso adottato dal giudice dell'esecuzione a norma dell'art. 179 bis citato.

Tenga presente che quando il prezzo di aggiudicazione o il valore di assegnazione è superiore a euro 100.000 e pari o inferiore a euro 500.000, il costo del compenso a carico dell’aggiudicatario è pari ad  €. 825,00; importo cui vanno aggiunti il contributo previdenziale (4%) e l’IVA (ove il regime fiscale del delegato preveda il versamento dell’IVA).

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