Buonasera,
vorrei un Vostro autorevole parere in merito a quanto segue.
La debitrice esecutata è una società che ha esercitato l'opzione IVA sul trasferimento di un immobile.
L'aggiudicatario ha dunque versato, oltre al saldo prezzo, anche la suddetta imposta (nel caso di specie aliquota 10%). Gli adempimenti fiscali connessi sono in capo al professionia delegato il quale deve operare in nome e per conto della società esecutata (emissione fattura e versamento IVA).
Recentemente l'Agenzia delle Entrate ha ammesso che la società debitrice "collaborativa" possa "esonerare" il professionista delegato dalla fatturazione ed emettere lei stessa il documento contabile.
Bene. Nel mio caso così è avvenuto. La società debitrice collaborativa mi ha inviato la fattura emessa ed io ho comunicato che avrei provveduto al versamento dell'IVA tramite F24, per suo conto.
L'esecutata però mi ha chiesto di poter riscuotere il tributo IVA indicato in fattura e compensarlo direttamente con il credito IVA che asserisce esistente con l'Agenzia delle Entrate.
L'Agenzia delle Entrate con risposta all'interpello n. 387/2021 ha chiarito che ciò sarebbe possibile ma mi chiedo, visto che la responsabilità circa il corretto adempimento di quanto sopra è in capo al professionista delegato, come dovrei procedere?
Come posso accertarmi che la società in questione vanti effettivamente un credito IVA? E soprattutto, rientra nelle competenze del delegato tale compito?
Dovrei nel caso chiedere un'autorizzazione al Giudice dell'Esecuzione per versare l' importo relativo all'IVA all'esecutata...
Mi sentirei di rispondere che, non avendo gli strumenti per verificare la sussistenza del loro credito con l'Agenzia delle Entrate, provvedo al pagamento dell'imposta tramite F24 e poi, se del caso, la stessa società provvederà eventualmente a formulare una richiesta di rimborso.
Ringrazio anticipatamente e resto in attesa di un Vostro prezioso commento.