Sgombero immobile

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  • Ultimo messaggio 23 agosto 2022
sontulipan pubblicato 29 maggio 2022

Buongiorno,
sottopongo alla Vs. attenzione il presente quesito. 
Immediatamente dopo la consegna dell'immobile, sfalciata l'erba del piccolo giardino, ho constatato  la presenza di una cisterna interrrata per carburante, oramai dismessa.

Mi è stato riferito che esiste l'obbligo di bonificare ed estrarre i serbatoi interrati di gasolio perchè "l'abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati" (art. 152/06 e s.m.ei - Testo Unico ambientale).  Mi è stato anche riferito che chi, successivamente alla posa e alla dismissione del serbatoio, avesse comprato l'immobile non è responsabile delle operazioni di dismissione ed ella eventuale bonifica del terreno. Le operazioni e i relativi costi rimarrebbero in capo alla vecchia proprietà. La Direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale stabilirebbe le norme in base al principio che "chi inquina paga".

In questi giorni il custode sta organizzando lo sgombero degli oggetti lasciati nel lotto, dentro e fuori il fabbricato (quindi prevedendo l'asportazione anche di quanto abbandonato nel giardino).  Mi chiedo se anche il serbatoio interrato possa considerarsi alla stessa stregua delle altre cose da smaltire di cui in perizia non si fa chiaramente menzione.  
Il custode   mi riferisce di credere che,  il fatto che in perizia non venga menzionata la  presenza della cisterna, libererebbe la procedura dagli oneri di rimozione, smaltimento ed eventuale bonifica e li porrebbe a carico dell'aggiudicatario.
Chiedo cortesemente qual è il Vs. parere in merito alla questione. Ringrazio per i sempre validissimi pareri. Buona giornata.

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inexecutivis pubblicato 06 giugno 2022

A nostro avviso la liberazione deve avvenire a carico della procedura, irrilevante essendo che la perizia non ne faccia menzione. Il punto è che questo potrebbe dilatare i tempi di consegna dell'immobile.

enricoparol pubblicato 23 agosto 2022

Buongiorno,

nel nostro caso (fabbricato industriale) nel verbale della causa datato 10/02/22 la liberazione dei beni mobili doveva avvenire entro 120gg. Bene aggiudicato 01/06/22. Il Custode riferisce che ci sono stati problemi con lo sgombero dell'occupante di una porzione del fabbricato, che se ne è andato verso la fine di Luglio. A quel punto, riferisce, può procedere con la liberazione. Il fabbricato all'interno è libero, sono stati lasciati dei beni su un cortile periferico all'esterno. Il saldo è stato fatto i primi di Agosto, il Custode riferisce che ora provvederà allo sgombero dei beni mobili (con sa dire con che tempistiche) e poi ci sarà il decreto di trasferimento. Chiedo se la procedura adottata è stata corretta (il cortile non poteva essere liberato prima?), e se il decreto di trasferimento può avvenire prima della liberazione. In tal caso, posso eventualmente provvedere in maniera autonoma a mie spese a liberare il possibile, lasciando incombenza alla procedura per i materiali più particolari?

Grazie

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