Sfratto esecutivo

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  • Ultimo messaggio 28 maggio 2022
ary75 pubblicato 17 febbraio 2022

Buonasera... Oggi dopo anni c era lo sfratto esecutivo. Erano presenti medico legale, ufficiale giudiziario, ambulanza, fabbro, carabinieri... L'esecutato ha accusato febbre a 37.1 il medico legale ha ritenuto opportuno consigliare un tampone e quindi rimandare tutta la procedura fra 11 giorni.Mi chiedo... Se la prossima volta sarà la moglie ad accusare febbre (che poi febbre a 37.1 non so come possa essere definita tale) si andrà ad oltranza fino a quando? In qualità di proprietario mi sento preso in giro per l'ennesima volta.

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robertomartignone pubblicato 17 febbraio 2022

Altro sistema non esiste , vedrà tra 11 gg 

inexecutivis pubblicato 21 febbraio 2022

Al prossimo accesso diffidi formalmente l'ufficiale giudiziario a procedere comunque avvalendosi se del caso del servizio 118.

ary75 pubblicato 21 febbraio 2022

Grazie per la risposta. Nel verbale il medico legale ha scritto che gli esecutati non hanno nessuna impossibilità di lasciare la casa con i propri mezzi e che devono avere comunque una dimora adeguata alle loro esigenze dove trasferirsi. So per certo che hanno altre proprietà anche se non intestate a loro e che hanno un reddito. Ciò che è stato verbalizzato può essere un motivo di ulteriore rinvio? Mi può consigliare cosa fare per non trovarmi imoreparato in una situazione del genere? Per quanto riguarda la diffida formale all'ufficiale giudiziario per non aver eseguito il rilascio precedente purtroppo c era il mio avvocato ma non mi ha saputo consigliare nulla a riguardo nel momento in cui è successo. Grazie mille per il tempo che mi sta dedicando.

robertomartignone pubblicato 21 febbraio 2022

Conta il verbale del medico incaricato , le proprietà a loro non intestate ovviamente non contano ... in genere ci vogliono tre  accessi prima di arrivare all ' utilizzo della forza pubblica  ...

ary75 pubblicato 21 febbraio 2022

Il terzo accesso è già passato, quando ho scritto che hanno accusato febbre a 37.1 e il medico legale ha consigliato un tampone covid rinviando la procedura di 10 giorni. C'erano già forze dell'ordine, ambulanza, fabbro... Questa è l'ennesima proroga. É di prassi indicare che necessitano di una adeguata dimora credo, così come lo sia per tutti gli esecutati ma dopo tre anni questa adeguata dimora chi la deve trovare? Di sicuro l'esecutato non ha intenzione di trovarla. Quindi gli sfratti non si fanno più?

robertomartignone pubblicato 21 febbraio 2022

Andrà avanti ad oltranza ..ma se non ci sono malattie gravi e non credo sia questo il caso , tra dieci giorni risolverà o almeno dovrebbe .  

inexecutivis pubblicato 24 febbraio 2022

Il fatto che l'esecutato abbia necessità di una dimora adeguata non può essere causa di rinvio. Tutti hanno bisogno di una dimora adeguata, ma di questo non può occuparsi la procedura esecutiva, che non è istituzionalmente deputata a svolgere servizi di assistenza sociale.

A questo proposito è bene ricordare che ai sensi dell’art. 128 d.lgs 31.3.1998, per servizi sociali “si intendono tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti ed a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della giustizia, e che ai sensi del successivo art. 132, sono trasferite ai comuni i servizi sociali relativi a:

a) i minori, inclusi i minori a rischio di attività criminose;

b) i giovani;

c) gli anziani;

d) la famiglia;

e) i portatori di handicap, i non vedenti e gli audiolesi;

f) i tossicodipendenti e alcooldipendenti;

g) gli invalidi civili.

Quindi l'unica cosa che l'ufficiale giudiziario deve fare è contattare i servizi sociali affinchè valutino, se ritengono, di intervenire.

Ci sembra ce questi rinvii siano pretestuosi.

ary75 pubblicato 24 febbraio 2022

Grazie mille per le delucidazioni chiare e precise.

Purtroppo non so quando "finiranno" tutti questi rinvii, spero davvero che al prossimo giorno stabilito si risolva la questione nel modo migliore. 

Buon lavoro 

robertomartignone pubblicato 24 febbraio 2022

Consiglio se ne ha la possibilità contatti direttamente i servizi sociali alias assistente sociale per trovare una soluzione ...e capire un eventuale tempistica .

ary75 pubblicato 24 febbraio 2022

Ma l'assistente sociale non lo richiede solo l'ufficiale giudiziario?

Quindi posso contattarlo anche in autonomia o tramite avvocato?

inexecutivis pubblicato 24 febbraio 2022

La procedura esecutiva per rilascio è gestita, a norma dell'art. 605 e seguenti cpc, dall'ufficiale giudiziario, il quale si rivolge al giudice dell'esecuzione quando insorgono difficoltà. I servizi sociali, dunque, non si attiveranno su richiesta del creditore, il quale potrà, semmai, compulsare l'ufficiale giudiziario a farlo.

ary75 pubblicato 24 febbraio 2022

Perfetto, adesso è tutto chiaro. Grazie

robertomartignone pubblicato 24 febbraio 2022

Vedrà tra pochi giorni se vanno via o meno , comunque un pò di diplomazia e pazienza non guasta . Comunque io ho suggerito di rivolgersi a livello informativo dall ' assistente sociale 

dennis pubblicato 03 marzo 2022

Salve buonasera, anch'io mi trovo nella situazione di attesa dello sfratto dell'esecutato. Riporto le date:

- in data 30.11.2021 ho saldato e ricevuto il decreto di trasferimento di proprietà dell'immobile;

- in data 09.12.2021 ho richiesto con apposita domanda al custode la liberazione dell'immobile;

- in data 09.02.2022 c'è stato il primo accesso del custode e ha concesso poco più di un altro mese per la liberazione fissando al 22.03.2022 il secondo accesso;

Il custode mi ha riferito che al secondo accesso interverranno le forze dell'ordine, fabbro e ambulanza. Volevo chiedere, queste tempistiche dettate dal custode sono corrette? Quanti accessi dovrà effettuare prima della liberazione effettiva? Dove sono riportate le norme che il custode segue per la liberazione dell'immobile?

Tutto questo mi crea un danno economico in quanto mi ritrovo a dover pagare IMU non potendo portare la residenza e un ulteriore affitto in attesa della liberazione dell'immobile..... 

inexecutivis pubblicato 05 marzo 2022

Riteniamo che le tempistiche immaginate dal custode siano corrette. Anzi, se è già stato previsto l'intervento delle forse dell'ordine, del fabbro e dell'ambulanza si può ragionevolmente ritenere che in quella occasione l'immobile le verrà consegnato.

Ci aggiorni!

alexalex pubblicato 24 maggio 2022

Salve, gli esecutati sono andati via (hanno liberato l’immobile effettuando il trasloco) ma non vogliono consegnare le chiavi. Il custode dopo aver telefonato (varie volte) l’esecutato per chiedere le chiavi, ha deciso di intervenire con le forze dell ordine e il fabbro in quanto ha ritenuto irrisolvibile in modo pacifico la consegna delle chiavi. Mi ha detto che farà la lettera alle forze dell ordine e che le tempistiche dipendono dalla disponibilità delle forze dell ordine per l’intervento….è corretto? Non dovrebbe essere il custode ad indicare il giorno? Grazie

alexalex pubblicato 25 maggio 2022

Aggiornamento, ho saputo che le forze dell’ordine non intervengono se non su chiamata e che il custode può andare con il fabbro ad aprire l’immobile quando vuole. Quindi il c.g. mi ha palesemente preso in giro! C’è un modo per far sì che il custode senza ulteriori perdite di tempo vada e faccia il suo lavoro?

inexecutivis pubblicato 28 maggio 2022

In realtà la prassi indicata dal custode è corretta. Normalmente il custode concorda con le forze dell'ordine la data in cui procedere.

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