Segnalazione anomalia - IVG Torino

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  • Ultimo messaggio 08 ottobre 2016
  • Argomento risolto
Digitalfa pubblicato 06 ottobre 2016

Buongiorno,

vorremmo condividere un anomalia e comprendere le modalita' per avviare una segnalazione ufficiale: sussistono numerose difficolta' nell'eseguire sopralluoghi nei diversi immobili custoditi da IVG Torino. Abbiamo richiesto in diverse occasioni tramite telefono ed e-mail, negli ultimi 60 giorni, accesso a 5 diversi immobili nella citta di Torino senza successo.

La tipica risposta ricevuta dai numerosi tentativi fatti all IVG Torino e': "Gli appuntamenti di visione immobile vengono fissati, previo consenso della parte occupante, circa 15 giorni prima della data di vendita. In caso di mancata collaborazione, non sara’ pertanto possibile la visione." Telefonicamente pero' scopri che hanno poche risorse commisurate al numero di richieste ricevute e la domanda da parte nostra sorge spontanea:"che tipo di interesse hanno loro ad organizzare le visite? quale tipo di sforzo applicano per ottenere la possibilita' di visionare i vari immobili

Troviamo davvero insolito che ci venga preclusa la possibilita' di visionare 5 immobili di nostro interesse su 5, considerato che con altre realta' (come ad esempio lo Studio Monteleone ed Erre Esse) le risposte sono sempre puntuali ed affermative.

Grazie

inexecutivis pubblicato 08 ottobre 2016

 Non commentiamo, né esprimiamo giudizi, in ordine al comportamento di singoli soggetti pubblici o privati.

 

Sul piano giuridico rileviamo quanto segue.

Non è previsto che l’occupante dell’immobile pignorato possa impedire l’esercizio del diritto di visita dell’immobile da parte dell’interessato, né che l’esercizio del diritto di visita sia subordinato al suo consenso.

La visita dell’immobile è funzionale allo svolgimento di una attività giurisdizionale, e dunque non può essere impedita.

Ai sensi dell’art. 560 comma quinto c.p.c. “Il giudice, con l'ordinanza di cui al terzo comma dell'articolo 569,[e cioè con l’ordinanza di vendita] stabilisce le modalità con cui il custode deve adoperarsi affinché gli interessati a presentare offerta di acquisto esaminino i beni in vendita”.

L’ultimo comma dell’art. 560 c.p.c. prescrive inoltre che “Gli interessati a presentare l'offerta di acquisto hanno diritto di esaminare i beni in vendita entro quindici  giorni dalla richiesta. La richiesta è formulata mediante il portale delle vendite pubbliche e non può essere resa nota a persona diversa dal custode. La disamina dei beni si svolge con modalità idonee a garantire la riservatezza dell’identità degli interessati e ad impedire che essi abbiano contatti tra loro. L’utilizzo del portale per la richiesta di visita diventerà obbligatorio decorsi 90 giorni dalla data di pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto ministeriale che accerterà la piena funzionalità del portale delle vendite pubbliche, decreto che dovrà essere emanato entro il entro il 30 giugno 2017.

Sulla scorta di quanto sin qui detto, riteniamo che ogni anomalia vada posta all’attenzione del Giudice dell’esecuzione.

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