Assisto il creditore procedente, per il quale sono stati pignorati diversi veicoli al debitore nel 2013. A causa di un sequestro preventivo nei confronti del debitore, la procedura veniva sospesa, sino al febbraio 2019. E' stata proposta istanza di riassunzione: il debitore ha contattato il creditore personalmente, con cui gli ha paventato l'ipotesi di prendersi 3 automezzi, rispetto ai 6 pignorati, in modo tale da evitare le lungaggini della procedura esecutiva e per velocizzare il trasferimento di proprietà. Si arriverebbe, dunque, ad un accordo transattivo con rinuncia agli atti esecutivi. Tuttavia, ho timore che la società esecutata andrà verso il fallimento. Se si rinuncia agli atti esecutivi e si fa un accordo transattivo sulla base del titolo del 2013 e dell'azione esecutiva abbandonata, in futuro il curatore potrebbe chiedere la revocatoria degli automezzi così trasferiti? Ritenete preferibile procedere con l'azione esecutiva e chiedere in assegnazione i mezzi (che ormai, purtroppo, hanno un valore residuale modesto)?