Vi propongo un complesso quesito, sperando in una Vostra illuminante soluzione. Ho pignorato un suolo edificatorio in zona costiera (Amantea) chiedendo al G.E. - Tribunale di Paola - la vendita coattiva. Ho però scoperto che su quel suolo insiste una baracca abusiva non costruita dal debitore ma da un occupante senza titolo, baracca alla quale quest'ultimo continua ad avere accesso violando i sigilli (ha scardinato due lucchetti del cancello di accesso ed ha abbattuto una barriera di confine in cemento). Orbene: Il Custode ha fatto denunzia ai Carabinieri e vuole unicamente, in atto, solo ripristinare i sigilli; il Perito Estimatore ha dichiarato il terreno "libero", semplicemente ascrivendo la proprietà della baracca abusiva al proprietario del terreno, pur in evidenza di diversa realtà emersa in sede di primo soprallugo; il G.E. non vuole procedere ad abbattimento del cespite in quanto non gli competerebbe, nè concede al creditore di abbattere, a sue spese, l'opera abusiva. Chiede solo suggerimenti allo stesso creditore circa gli interventi di sorveglianza che ritiene più utili (?) Conclusione: lo stallo più completo della procedura, con danno all'esecutato, al creditore procedente ed al futuro ignaro acquirente, sempre che, in tal situazione, si trovi un acquirente al giusto prezzo. ....... Come uscirne? E' un terreno di 500 mq. che vale circa 50.000 euro, pari al debito, a forte rischio di svilimento.