Rilancio sbagliato

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  • Ultimo messaggio 25 settembre 2018
Lawyer pubblicato 21 settembre 2018

 Buonasera, avrei bisogno di una delucidazione su una situazione creatasi in un asta senza incanto: essendoci più offerte si è aperta la gara a rilanci minimi di euro 2000, partendo dall'offerta più alta. La stessa persona che ha presentato l'offerta più alta, del tutto inopportunamente, ha effettuato il primo rialzo, con un rilancio sbagliato, 1010 euro, inferiore all'importo minimo per i rilanci, dopodichè gli altri partecipanti hanno rinunciato e scaduto il tempo, la persona che ha effettuato il rialzo si è aggiudicata l'immobile al prezzo di rilancio sbagliato. 

La mia domanda è: il prezzo di aggiudicazione è corretto o il bene doveva essere aggiudicato senza tener conto del rilancio sbagliato? 

l'aggiudicatario può opporsi e chiedere che non si tenga conto del rilancio sbagliato?

grazie in anticipo

inexecutivis pubblicato 25 settembre 2018

A nostro avviso non vi sono margini per chiedere che non si tenga conto del rilancio sbagliato. Invero, in forza del principio dell'autoresponsabilità il soggetto resta vincolato dagli effetti degli atti che egli compie.

Si tenga ulteriormente presente che l'offerta di acquisto è sì atto negoziale, che tuttavia produce anche effetti processuali.

È vero che a norma dell'art. 581, comma secondo, c.p.c. le offerte non sono efficaci se non superano il prezzo base o l'offerta precedente nella misura indicata nelle condizioni di vendita, ma la previsione ha lo scopo di disciplinare la validità delle offerte tra gli offerenti, dettando un criterio di selezione delle stesse, e non ci sembra applicabile alla diversa ipotesi in cui un soggetto, per i più svariati motivi, decida di rilanciare su sé stesso.

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