Agli inizi di settembre ho partecipato ad un’ asta telematica. Nel corso dell'asta su cui ho presentato due offerte relative a due lotti ho ricevuto due Pec con cui mi è stato comunicato il rifiuto delle offerte da me presentate con la seguente motivazione "l 'offerta viene rifiutata in quanto non sono presenti documenti di riconoscimento".
Faccio presente
che in nessun punto dell' Avviso di Vendita del Tribunale relativo alla procedura era richiesta l'allegazione di documenti identificativi del soggetto proponente;
che in nessun punto del manuale di presentazione dell'offerta (https://pst.giustizia.it/PST/resources/cms/documents/Manuale_Utente_Offerta_06_08_2021.pdf) contenuto nel link cui rinvia l'Avviso di vendita per avere "informazioni dettagliate contenute ... per la presentazione dell’offerta telematica" è fatto riferimento alla allegazione di documenti di riconoscimento;
che l'eventuale allegazione di una immagine fotografica digitalizzata di un documento di riconoscimento non avrebbe comunque alcun valore giuridico;
che a norma di legge è la PEC che da garanzia dell' l'identificazione della provenienza dell'offerta stabilendo l'identità del soggetto proponente;
che l'offerta è altresì firmata digitalmente con tutte le conseguenze previste dalla attuale normativa circa la riconducibilità ad un soggetto univocamente riconosciuto della provenienza della volontà espressa nell'atto.
che la legge non prevede che il processo di vendita telematica sia gravato da ulteriori prescrizioni di allegazione oltre quelle da me effettuate nelle due offerte presentate per la vendita in oggetto e che risultano pertanto perfette.
Il Giudice dell'Esecuzione, IN SEGUITO A MIA SEGNALAZIONE ALL’ADDETTO ALLA VENDITA, ha successivamente sospeso la assegnazione e riaperto la procedura di vendita fissando una nuova data per l’asta.
A distanza di 2 mesi la nuova asta viene annullata con provvedimento del G.e. il quale aveva accolto il ricorso dell’unico che aveva presentato offerta in forma cartacea e lo ha dichiarato aggiudicatario del lotto ed ha annullato la nuova vendita. PRECISO CHE LA MIA OFFERTA (PRESENTATA ENTRO IL TERMINE STABILITO e senza alcun vizio di forma !!) ERA DI 10 MILA EURO Più ALTA DI QUELLA ACCETATA DALL’AGGIUDICATARIO.
Preciso inoltre che dall’accesso agli atti è emerso che NEL VERBALE DI VENDITA NON SI FA ALCUNA MENZIONE ALLA MOTIVAZIONE DELLA MIA ESCLUSIONE.
IL SALDO VERRA’ FATTO FRA CIRCA UN MESE.
COSA POSSO FARE?
IO NON VORREI RINUNCIARE ALL’IMMOBILE.
RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE
Cordiali Saluti.