Buonasera, espongo la situazione - particolare - in cui mi trovo.
Ho acquistato un appartamento all'asta, pagato e trasferito. Tutto ok. Decido di venderlo, trovo l'acquirente. Tutto sembra pronto, ma poco prima del rogito salta fuori una scoperta del notaio. Nel controllare la provenienza degli ultimi 20 anni, risulta che la proprietaria espropriata ha acquistato l'immobile accollandosi quota di mutuo contratto dal costruttore. Nell'atto di acquisto c'era una clausola che prevedeva che, se lei non avesse finito di pagare l'immobile, questo sarebbe ritornato al costruttore che glielo stava vendendo. E in effetti credo si sia verificato proprio questo, avrà avuto problemi economici e così le fu pignorato. Ma neanche il costruttore ha pagato il suo mutuo. L'immobile è stato pignorato in un'esecuzione contro l'esecutata e venduto in asta. Il notaio dice che non c'è continuità delle trascrizioni, perché l'immobile non era a tutti gli effetti della signora esecutata, bensì era sempre stato del costruttore. Possibile che ci sia stato un errore così clamoroso da parte del notaio che ha predisposto la vendita in asta, e di tutti gli altri tenuti a verificare la provenienza (CTU, delegato alla vendita, banca del creditore..)? Nell'esecuzione la signora risultava piena proprietaria. Il notaio mi ha rassicurato che la mia proprietà non è in discussione, ma potrebbero esserci problemi con la vendita e andrebbe ripristinata la continuità. In tal caso come si procede e quali sono i tempi?