Buongiorno a tutto,
innanzitutto vorrei complimentarmi per la serietà e professionalità con cui vengono fornite le risposte agli opener di questo forum.
Venendo al dunque della mia questione. Vorrei partecipare a breve ad un'asta giudiziaria per un appartamento mai abitato, nuova costruzione da azienda costruttrice in fallimento. Purtroppo l'appartamento presenta alcune lievi difformità nel sottotetto, evidenziate dalla perizia del CTU.
In particolare, le difformità riportate sono tutte riferibili al sotetto non abitabile (S.P.P.):
- altezze diverse da quelle riportate nella pratica edilizia (ma conformi alla planimetria castale)
- presenza di tubi di scarico per bagno (non autorizzato)
- balcone non accessibile ma provvisto di infisso apribile per accedervi
- mancanza di certificato di agibilità
L'immobile (continua la perizia) risulta non conforme ma regolarizzabile.
Le difformità sono regolarizzabile mediante: Pratica edilizia in sanatoria per la difformità inerentee le diverse altezze rilevate al sottotetto. Nuova richiesta del certificato di agibilità mediante presentazione di SCIA. Si precisa a tale scopo che Presso l'Ufficio Tecnico del COmune risulta già depositata la documentazione necessaria alla nuova richiesta. La presente richiesta dovrà essere sottoscritta anche da un Tecnico abilitato. Per le restanti difformità andrà ripristinato lo stato autorizzato.
L'eventuale acquisto dell'immobile sarebbe finanziato al 70/80% tramite mutuo bancario. Mi sono già rivolto ad un paio di banche per una consulenza. Entrambe hanno confermato la piena fattibilità economica ma riguardo le difformità riportate hanno solamente detto che sarà il perito della banca a determinare se tali difformità siano:
- Lievi e quindi verranno decurtati dall'importo finanziato i costi necessari a regolarizzare l'immobile
- Gravi e quindi tali da bloccare l'emissione del mutuo
In caso di rifiuto di emissione del mutuo, non sarei in grado di pagare la casa con fondi personali e pertanto perderei la cauzione versata al Tribunale (circa 8.000€). Ovviamente vorrei evitare questa spiacevole situazione e relativi rischi.
La domanda è quindi la seguente:
Secondo voi, la banca potrebbe rifiutarsi di concedere il mutuo solamente sulla base di queste difformità, nonostante esse siano sanabili e regolarizzabili come riportato nella perizia? La banca potrebbe eventualmente chiedere un impegno scritto del richiedente a regolarizzare l'immobile entro tot settimane dall'acquisizione della piena proprietà?
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
Mario