Buongiorno,
vorrei sottoporre alla Vs attenzione quanto segue, chiedendo cortesemente qualche indicazione sulle modalità con cui procedere.
Rappresento:
- A settembre ’21 di essermi aggiudicato un immobile occupato dall’esecutato e dalla sua famiglia (procedura iniziata nel 2016) dichiarando di intendere usufruire di agevolazione prima casa . L’immobile-lotto UNICO-è una vecchia abitazione costituita da PT, 1P censito a magazzino e garage
- Di essermi avvalso della facoltà, indicata nel verbale di aggiudicazione, di richiedere l’ordine di liberazione dell’immobile a cura e spese della procedura (come previsto da art 560 e 586 cpc). Secondo quanto previsto nel verbale ho prodotto al custode specifica istanza entro il momento del versamento del saldo prezzo e del deposito delle spese di trasferimento;
- Di aver provveduto al saldo prezzo e al deposito delle spese ad Ottobre 2021;
- Da una ispezione rilevo che il decreto di trasferimento è stato emesso a metà novembre, registrato a metà febbraio, trascritto ad inizio marzo.
Mi sono rivolto al custode in varie riprese e di volta in volta ha prospettato slittamenti nei termini di consegna dell’immobile per svariati motivi: integrazione del decreto di trasferimento già emesso per mancata consegna dichiarazione agevolazione prima casa, covid, festività natalizie, errore nella presentazione modello Agenzia Entrate....
Il Delegato finalmente mi contatta per fissare appuntamento per la consegna delle chiavi e insiste affinchè l’incontro avvenga c/o proprio studio e non dove è ubicato l’immobile.
Chiedo espressamente di confermarmi che l’abitazione sia libera da persone e cose (un mio collega che abita a pochi passi dall’abitazione mi ha avvisato che non lo era).
A questo punto ammette che mi consegnerebbe solo una parte delle chiavi. Gli esecutati pare abbiano trovato sistemazione altrove ma avrebbero lasciato l’anziana madre, credo parzialmente invalida, al primo piano con parte degli arredi.
Faccio presente che la signora faceva (fa?) parte dello stato di famiglia degli esecutati.
Il custode mi informa che la signora deve restare lì, che occorrerà attendere altro tempo imprecisato per la liberazione. Mi consiglia di occuparmi della liberazione con un legale.
Sto valutando di rivolgermi direttamente al giudice dell'e.i. chiedendo l'attuazione dell’ordine di liberazione. Non so se sia il modo corretto di procedere e in che termini prospettargli la questione (cosa fare presente e cosa no).
Per favore, mi potreste dare qualche indicazione a proposito? Coinvolgo comunque il delegato nell'istanza di attuazione dell'ordine di liberazione mettendolo tra i destinatari o p.c. dell'istanza stessa o semplicemente gli invio una specifica diffida a provvedere alla consegna dell'immobile libero da cose e persone?
Quali tempistiche si prospettano per la liberazione dell’immobile?
Grazie infinite. Un saluto.