Buongiorno, sarei interessato a partecipare ad un asta (esecuzione del 2012) in cui l'immobile risulta occupato dal coniuge separato e dal figlio maggiorenne. La signora ha avuto l'assegnazione della casa coniugale con sentenza di separazione giudiziale nel 2006 che è stata trasformata in consensuale ed omologata nel 2007.
Nella perizia risulta che nel 2013 da accertamento effettutato presso l'ufficio anagrafe del comune, la separazione non era in atto in quanto il marito risiedeva ancora insieme alla moglie ed al figlio.
Inoltre in perizia risulta un preliminare di compravendita redatto nel 2011, in cui l'esecuato aveva promesso la vendita dell'appartamento ad una terza persona.
Nel 2013 il delegato dopo aver preso visione del preliminare, ha contatto il legale dell'esecutato ed ha richiesto la conferma, che quanto scritto nel preliminare circa l'impegno preso dalla parte promittente l'acquisto (ovvero il pagamento della caparra), era stato pagato nei termini di dieci giorni dalla data del preliminare a titolo di caparra confirmatoria, dato che il mancato pagamento entro il suddetto termine avrebbe costituito clausola risolutoria espressa nel preliminare. Non avendo ricevuto risposta ha dedotto che il pagamento della caparra confirmatoria non fosse avvenuto e quindi il preliminare di compravendita non avesse valore.
Premesse tutte queste informazioni volevo sapere in caso di aggiudicazione dell'immobile, l'assegnazione della casa alla moglie che problematiche potrebbe comportare? Potrebbe la moglie opporsi al decreto di trasferimento? a chi mi posso rivolgere per sapere se effettivamente il preliminare di compravendita è stato annullato?
Vi ringrazio anticipatemante,
Saluti