Buona sera
Io e la mia Compagna abbiamo acquistato una casa all'asta.
Il descreto di trasferimento è stato emesso il 25/05/2017.
Si tratta di un appartamento al piano 2° frutto una sovraelevazione di una casa singola, che poi è divenuta bifamiliare.
Il padre fraziona porzione della casa e vende la mansarda alla figlia e al genero, negli anni 90.
questi ultimi dietro concessine edilizia, trasformano la mansarsa in appartamento e creano una mansarsa al piano 3°.
di seguito il venditore (il padre) muore e i sui eredi sono la moglie e 2 figlie, una delle quali è acquirente della mansarsa poi oggetto di sovra elevazione.
per completezza di informazione, la procedura di fallimento riguarda il solo marito, ma l'appartamento è messo all'asta per intero perchè la moglie è terza datrice d'ipoteca, in un fianziamento non onorato.
Notificato il decreto di trasferimento, si rifiutano di liberare l'immobile.
Quindi procediamo con la procedura di sfratto esecutivo.
il 01/09/2017, gli eredi (quindi anche l'esecutata) fanno un opposizione di terzi per richiedere l'annullamento del rogito degli anni 90 e di conseguenza l'annullemento del nostro Decredo di Trasferimento.
Adducendo presunti gravi abbusi edilizi che riguardano la mansarda che non esiste più.
e di conseguenza considerano tutto abusivo l'appartamento che abbiamo acquistato, ma sopratutto chiedono che l'appartamento ritorni al proprietario originale, quindi ai sui eredi.
E siccome questi gravi abusi non erano riportati nell'avviso di vendita, la vendita forzata è da considerarsi illegittima.
il 16/11/2017 l'ufficiale giudiziario riesce, con l'ausilio della forza pubblica, a metterci in possesso dell'appartamento.
il 20/11/2017 il GE rigetta l'opposizione perchè ritiene che i terzi non possono opporsi e richiedere l'annullamento dei Decreto di Tasfermento, perchè il termine ultimo secondo 619 cpc è proprio l'emissione del Decretro di Trasferimento e concede 60gg di tempo alle parti per aprire il giudizio di merito.
a Gennaio 2018 si apre il giudizio di merito, contro di noi agiudicatari e il marito esecutato, che si conclude a giugno 2018 con le medesime conclusioni e con la condanna della parte ricorrente al pagamento della spese di giudizio e con la condanna a pagamento di una somma risarcitoria.
Adesso stanno chiedendo la revisione della sentenza si 1° grado in appello, adducendo l'illeggimità delle sentenza per palesi errori del giudice, ribadendo che i gravi abusi esistono e il giudice di 1° grado doveva accertarsi l'esistenza.
Di conseguenza chiedono la restituzione dell'immobile, i danni, un canone di locazione per tutti i mesi che senza titolo abbiamo occupato l'appartamento, inoltre il canone di locazione che sono costretti a sostenere perchè non hanno più disponibile la loro casa.
Questo in estrema sintiesi stà succedendo alla mia famiglia.
Vi chiedo di espriere un commento su quanto vi riporto, e eventuali possibilità di successo delle tesi avversaria.
anche perchè ho fatto valutare se veramente esistono questi presunti abusi da un mio tecnico di fiducia che mi ha redatto una perizia e questi presunti abusi non esistono.
Grazie mille per la disponibilità.