onorari d'asta

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  • Ultimo messaggio 08 aprile 2021
mauriziolalegge pubblicato 01 aprile 2021

buongiorno,

nel valutare alcune vendite immobiliari su Roma sto riscontrando che le società che si occupano della vendita recentemente pretendono dall'aggiudicatario, al momento del versamento prezzo, il pagmento di somme deonominate "onorari d'asta" che di fatto ammontano all'incirca a somme analoghe a quelle chieste da un intrmediario (agenzia) immobiliare. Faccio un esempio: per una procedura fallimentare del 2019 la vendita di un immobile al prezzo base d'asta di circa 450.000 euro bisogna corrispondere onorari d'asta per circa 10.000 euro.

il tutto oltre, oviamente, agli ulteriori oneri ben noti e dovuti da sempre a carico dell'aggiudicatario (tra i quali anche il compenso al delegato)

nel caso che ho portato ad esempio la società è la Aste Giudiziarie Inlinea Spa

da quale principio normativo sorge questo "onorario" ulteriore? è legittimo? dobbiamo abituarci a questa novità che , a mio parere, modifica il senso del'acquisto all'asta rendendolo troppo più simile al libero mercato? il nostro ordinamento ha inserito una pseudo figura di agenzia immobiliare nel processo di vendita all'asta?

grazie per le delucidazioni che vorrete fornirmi

maurizio

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inexecutivis pubblicato 04 aprile 2021

 Difficile rispondere alla domanda senza procedere ad una compiuta lettura dell'ordinanza di vendita.

Peraltro occorrerebbe sapere se questi onorari d'asta sono dovuti a titolo di anticipo sui costi del decreto di trasferimento (trascrizione, registrazione, voltura catastale, cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sull'immobile, quota parte del compenso dovuto al professionista delegato) nel qual caso il tutto ci sembra legittimo, o ad altro titolo.

mauriziolalegge pubblicato 06 aprile 2021

sull'annuncio pubblicato su Astegiudizarie.it non è disponibile l'ordinanza di vendita bensì l'avviso di vendita, compilato non dal giudice del fallimento ma dalla società "Aste Giudizarie Ininea spa" che, definendosi a volte "soggetto specializzato" ed a volte "società incaricata", di fatto impone questo costo, al quale da il nome di "onorari d'asta", come ulteriore rispetto a tutte le altre voci di costo che siamo abituati a rinvenire come accessori a quello di aggiudicazione. non v'è traccia di ciò in nessun atto a firma del giudice, comunque non presenti nell'annuncio di vendita. non vengono demandati in anticipo sul decreto di trasferimento ma espressamente a titolo di compenso per la società che organizza-gestisce l'asta. permangono tutte le altre voci di costo del decreto di trasferimento ed i compensi dovuti al professionista delegato. tra l'altro, a mio sommesso parere, i costi da ultimo citati oltre ad avere una giustificazione pratica e legittima appaiono, pure  complessivamente, notevolmente inferiori all'importo di quegli "onorari d'asta" che -ribadisco - a me ricordano tanto ... una percentuale da agenzia immobiliare.

vorrei solo sapere se qualcuno ne conosce il fondamento normativo (io non l'ho trovato) perchè senza tale informazione dovrei ritenere che siano illegittimi e poi arrivare a capire come possano essere avallati da un giudice di tribunale o permessi in una vendita decisa, organizzata, gestita e disposta da un organo istituzionale.

grazie

inexecutivis pubblicato 08 aprile 2021

La domanda ci consente di apprendere che si tratta di una vendita fallimentare.

Ci consente altresì di affermare che probabilmente si tratta di una vendita competitiva ex art. 107, comma primo, lf.

A questo punto per capire se si tratta di costi giustificati occorrerebbe leggere il programma di liquidazione, nel quale questi onorari potrebbero trovare giustificazione.

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