buongiorno,
nel valutare alcune vendite immobiliari su Roma sto riscontrando che le società che si occupano della vendita recentemente pretendono dall'aggiudicatario, al momento del versamento prezzo, il pagmento di somme deonominate "onorari d'asta" che di fatto ammontano all'incirca a somme analoghe a quelle chieste da un intrmediario (agenzia) immobiliare. Faccio un esempio: per una procedura fallimentare del 2019 la vendita di un immobile al prezzo base d'asta di circa 450.000 euro bisogna corrispondere onorari d'asta per circa 10.000 euro.
il tutto oltre, oviamente, agli ulteriori oneri ben noti e dovuti da sempre a carico dell'aggiudicatario (tra i quali anche il compenso al delegato)
nel caso che ho portato ad esempio la società è la Aste Giudiziarie Inlinea Spa
da quale principio normativo sorge questo "onorario" ulteriore? è legittimo? dobbiamo abituarci a questa novità che , a mio parere, modifica il senso del'acquisto all'asta rendendolo troppo più simile al libero mercato? il nostro ordinamento ha inserito una pseudo figura di agenzia immobiliare nel processo di vendita all'asta?
grazie per le delucidazioni che vorrete fornirmi
maurizio