ma è normale questa attesa?

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  • Ultimo messaggio 11 dicembre 2018
silviastefano pubblicato 01 dicembre 2018

Buongiorno, sono nuova qui e anche della "materia" ma avrei bisogno di chiedere alcune cose perchè sono veramente sfiduciata... Ad ottobre 2017 mi sono aggiudicata un immobile ad uso abitativo (una villetta, già libera da inquilini), volevo fare un mutuo ma a pochi giorni dal termine per provvedere al saldo la banca mi ha avvisata che non era possibile pertanto è stata pagata tutta la cifra il 30 gennaio 2018. L'avvocato che di occupa della procedura è stata ottimista ma fortunatamente non mi sono fidata e non ho dato la disdetta dell'affitto. A luglio non aveva ancora depositato in tribunale la bozza adducendo che la banca non aveva ancora comunicato l'avvenuto pagamento, chiedo alla banca la banca non sa nulla ma nel giro di qualche giorno la cosa si smuove e finalmente ci convocano per le firme per depositate la bozza ma mi avvisano che essendo fine luglio ad agosto è tutto chiuso quindi se ne riparla a settembre... Il nulla, l'avvocato non risponde alle mail, tre giorni fa la chiamo e mi dice che la bozza non è ancora depositata perchè c'era un'errore in alcune date trascritte erroneamente dall'avvocato del creditore ossia la banca e in questi giorni avrebbero dovuto discutere del caso e capire come procedere... questi giorni ossia fine novembre. Dico all'avvocato di tenermi aggiornata e neanche mi richiama... Scusate ma tutto questo è normale? Dove ho sbagliato? Io nkn ho pressato e ho avuto pazienza ma adesso comincio ad avere dei problemi... e poi il tribunale ammesso che questa bozza arrivi quanto tempo ci metterà? Posso riavvalermi su qualcuno? Sono davvero delusa, non avrei mai dovuto acquistare all'asta ma ormai...

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inexecutivis pubblicato 03 dicembre 2018

Il quesito formulato non contiene elementi sufficienti per poter fornire una risposta precisa. Occorrerebbe comprendere quale tipo di errore sa stato riscontrato.

Quanto ai tempi, occorre partire dalla lettura dell'articolo 591 bis, penultimo comma, c.p.c., a mente del quale "avvenuto il versamento del prezzo con le modalità stabilite ai sensi degli articoli 574, 585 e 590, secondo comma, il professionista delegato predispone decreto di trasferimento e trasmette senza indugio al giudice dell'esecuzione il fascicolo", dal che si evince che il delegato deve immediatamente attivarsi per predisporre il decreto di trasferimento.

Occorre poi considerare l’art. 13, comma 1 bis, d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 (testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro), a mente del quale “Per i decreti di trasferimento e gli atti da essi ricevuti, i cancellieri devono richiedere la registrazione entro sessanta giorni da quello in cui il provvedimento è stato emanato”, nonché l’art. 6, comma 2 D.Lgs. 31 ottobre 1990, n. 347 (testo unico delle disposizioni concernenti le imposta ipotecaria e catastale), in forza del quale i cancellieri, per gli atti e provvedimenti soggetti a trascrizione da essi ricevuti o ai quali essi hanno comunque partecipato, devono richiedere la formalità entro il termine di centoventi giorni dalla data dell'atto o del provvedimento ovvero della sua pubblicazione, se questa è prescritta.

Questi adempimenti, in caso di vendita delegata, devono essere curati dal professionista delegato.

silviastefano pubblicato 03 dicembre 2018

Di seguito la risposta dell'avvocato delegato alla mia richiesta di informazioni relative a quanto accaduto. "La presente per comunicarLe che l'avvocato del creditore (della banca) sta provvedendo all'istanza di correzione necessaria per la trascrizione in conservatoria della continuità dell'accettazione dell'eredità, come richiesto dal giudice"... Pare che nella trascrizione siano state sbagliate delle date di nascita o di morte... Ci sto capendo molto poco, non mi resta che pazientare, questo l'ho capito ma almeno ricevere delle informazioni "comprensibili" e non solo dopo sollecitazione sarebbe confortante... Grazie per la celere risposta. Cordiali saluti.

inexecutivis pubblicato 09 dicembre 2018

Paradossalmente, l'imprevisto occorsole è comunque segno di attenzione da parte degli organi della procedura, i quali si sono accorti dell'errore commesso dal creditore è stanno cercando di porvi rimedio. Diversamente, avrebbe potuto trovarsi difronte al problema in futuro (magari in occasione della rivendita del bene) ed in quel caso i costi di regolarizzazione sarebbero stati a suo carico.

Saluti.

silviastefano pubblicato 09 dicembre 2018

Certamente, meglio ora che in futuro, spero solo che i tempi non siano biblici e che tutti questi imprevisti (questo non è stato l'unico ma soltanto l'ultimo e mancano ancora un po' di fasi alla conclusione del tutto) non si traducano in una maggiorazione delle sperse relative alla procedura che sarebbero a mio carico... Non mi resta che aspettare fiduciosamente. Grazie ancora per l'attenzione.

inexecutivis pubblicato 11 dicembre 2018

grazie a lei

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