Buongiorno.
Sono un cittadino che ritiene di aver subito una situazione assurda , anche se non certo irreparabile, in particolare:
1. un mio appartamento è stato oggetto di sentenza di trasferimento proprietà ex Art 2932 passata in giudicato ad inizio 2019, CONDIZIONATA AL PAGAMENTO DEL PREZZO (SOTTOLINEO LA CONDIZIONE.
2. Controparte acquirente, dopo vari pretesti per pagare meno della cifra indicata in sentenza quale residuo del prezzo, nonostante abbia declinato le coordinate bancarie per eseguire il pagamento in mio favore, decide di pagare mediante deposito offerta reale SOLO A DUE ANNI DI DISTANZA DAL PASSAGGIO IN GIUDICATO SENTENZA ART. 2932.
3. se il pagamento fosse stato tempestivo avrei accettato e chiuso la cosa, tuttavia nel caso di specie NON HO RITIRATO IL DEPOSITO OFFERTA REALE PERCHE TARDIVA (PARLIAMO DI BE DUE ANNI) e nel lasso di tempo di due anni ho dovuto pagarmi tutti gli oneri condominiale e fiscali dell'appartamento (ben 4000 euro anno, per un totale di 8000 euro) solo a causa del ritardo dell'acquirente nel pagamento del prezzo (e quindi effettivo trasferimento del'immobile)
4. chiedevo pertanto di integrare offerta reale con interessi e spese sostenute per conservare l'immobile dal passaggio in giudicato della sentenza, ma controparte non forniva risposta.
5.poco dopo il deposito controparte mi notifica atto di precetto per rilascio immobile, al quale mi oppongo entro i 20 giorni citando controparte, senza tuttavia ottenenre sospensione dell'esecuzione nella fase cautelare, iscriverò in seguito la cusa a ruolo per la farse di merito.
6.controparte procede quindi in via esecutiva azionando quale titolo appunto la sentenza ex Art. 2932 unitamente al verbale deposito offerta reale, ottenendo immissione in possesso dell'immobile NONOSTANTE NON VI SIA STATA DA PARTE MIA ACCETTAZIONE DELL'OFFERTA REALE E TANTOMENO CONVALIDA GIUDIZIALE DEFINITIVA DELLA STESSA.
7. Il paradosso è che l'immobile (da ispezione catastale) è ancora intestato a me, risultando trascritta la sentenza ex. Art. 2932 MA CON CONSDIZIONE SOSPENSIVA ANCORA PENDENTE, ma io non ho più la chiave in quanto l'ufficiale giudiziario al primo accesso ha sostituito la serratura.
Mi rivolgo a tutti voi esperti con il seguente quesito: E' NORMALE CONSIDERARE QUALE TITOLO ESECUTIVO UNA SENTENZA EX ART. 2932 SOTTOPOSTA A CONDIZIONE SOSPENSIVA SENZA OPPORTUNA VERIFICA CIRCA L'AVVERAMENTO DELLA CONDIZIONE? E' PACIFICO CHE IL DEPOSITO OFFERTA REALE E' IDONEO EVENTUALMENTE A PORRE IN MORA IL CREDITORE MA NON A LIBERARE IL DEBITORE DAI PROPRI OBBLIGHI. OLTRETUTTO RITENGO -PER QUANTO SOPRA ESPOSTO- DI AVERE TUTTO IL DIRITTO DI RIFIUTARE OFFERTA REALE INTERVENUTA A DUE ANNI DI DISTANZA DAL DOVUTO E CHE NON COMPRENDE TUTTE GLI ONERI FISCALI E SPESE MATURATI PER CONSERVARE L'IMMOBILE NELL'ARCO DI TEMPO TRASCORSO A CAUSA DEL RITARDO NEL PAGAMENTO (E QUINDI TRASFERIMENTO EFFETTIVO).
Vedremo a tempo debito cosa deciderà il giudice adito , ritengo tuttavia che l'ufficiale giudiziario non avrebbe dovuto procedere in assenza di valido e sicuro accertamento del verificarsi condizione sospensiva.
Grazie a chi mi vorrà rispondere essendo l'argomento scientificamente molto interessante.