Iter post decreto di trasferimento

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  • Ultimo messaggio 08 febbraio 2017
lele73 pubblicato 03 febbraio 2017

Salve, sono nuovo del forum e devo fare i complimenti in quanto ci sono risposte soddisfacenti in merito ai quesiti. Detto questo vorrei porre la mia situazione: mi sono aggiudicato un immobile all'asta a settembre 2016 ed a dicembre ho avuto il decreto di trasferimento. Vorrei sapere dal decreto in poi quale è l'iter per avere le chiavi dell'immobile? Preciso che l'immobile è occupato da affittuari senza nessun titolo, in quanto affittuari insediati dal custode dell'immobile(o da chi di competenza) post pignoramento. Vorrei sapere se l'iter è standar oppure cambia a seconda del giudice? Preciso anche che i proprietari a cui è stato pignorato l'immobile sono in affitto altrove e riguardo a ciò i proprietari devono ricevere avvisi? Grazie in anticipo per l'attenzione.

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inexecutivis pubblicato 05 febbraio 2017

Le modalità attraverso le quali è possibile ottenere la disponibilità dell’immobile sono due.

La prima si attua attraverso l’esecuzione dell’ordine di liberazione, che deve essere emesso, ai sensi dell’art. 560, comma terzo, c.p.c., al più tardi nel momento in cui l’immobile pignorato viene aggiudicato.

Detto ordine di liberazione, ai sensi del quarto comma dell’art. 560 c.p.c., viene attuato dal custode, anche dopo l’aggiudicazione, (a meno che l’aggiudicatario stesso non lo dispensi) e se è stato emesso dopo il 2 agosto 2016 (data di entrata in vigore della Legge 30 Giugno 2016 n. 119, che ha convertito il Decreto Legge 3 Maggio 2016 n. 59 convertito in ) è attivato senza l’osservanza degli artt. 605 e ss c.p.c., e dunque senza ricorrere alla figura dell’ufficiale giudiziario.

Altra modalità  è quella di mettere in esecuzione il decreto di trasferimento, che ai sensi dell’art. 586, ultimo comma c.p.c., costituisce titolo esecutivo per il rilascio.

Non avendo a disposizione gli atti della procedura, non possiamo dirle se, nel suo caso è conveniente agire attraverso l’una o l’altra modalità esecutiva.

Le consigliamo dunque di chiedere al custode se l’ordine di liberazione è stato emesso, ed eventualmente in che data. Se così fosse, e se esso risale a dopo il 2 agosto 2016, le suggeriamo di sollecitare il custode a porlo in esecuzione. In caso contrario è forse il caso che provveda lei stesso (tramite un legale) ad ottenere la disponibilità dell’immobile tramite il decreto di trasferimento.

 

Quanto alla necessità che i comproprietari siano avvisati, riteniamo opportuno che l’intimazione di rilascio (qualunque sia la strada che si intenderà percorrere) sia loro notificata.

lele73 pubblicato 06 febbraio 2017

Grazie per la risposta. Ora però mi sorgono dei dubbi in quanto il custode mi contatto' il 2/1/2017 dicendomi che avrebbe fatto il primo accesso il 28/2/2017 mentre in data 1/2/2017 mi contatta di nuovo dicendomi che il 28 non avrebbe potuto fare l'accesso in quanto aveva ricevuto risposta di due raccomandate su tre da lui inviate ai diretti interessati. Da non esperto in materia trovo molto contrastanti queste due versioni.

inexecutivis pubblicato 08 febbraio 2017

Ci sembra strano. Occorrerebbe comprendere preliminarmente se sta agendo mettendo in secuzione l'ordine di liberazione o il decreto di trasferimento, e se sta agendo ai sensi dell'art. 650 e ss. cpc oppure se sta operando sulla base del novellato art. 560, quarto comma cpc.

Cerchi di acquisire qualche informazione in più e potremmo darle qualche suggerimento ulteriore.

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