Imposte acquisto ditta

La norma cui lei fa riferimento nella domanda è certamente l’art. 16 comma 1 del D.L. 14/02/2016, n. 18, convertito, con modificazioni, con  l 8 aprile 2016, n. 49 il quale disponeva che gli atti e i provvedimenti recanti il trasferimento della proprietà o di diritti reali su beni immobili emessi, a favore di soggetti che svolgono attività d'impresa, nell'ambito di una procedura giudiziaria di espropriazione immobiliare o fallimentare sono assoggettati alle imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna a condizione che l'acquirente dichiarasse che intendeva trasferirli entro 2 anni. Il comma due aggiungeva che se la condizione del ritrasferimento entro il biennio non si fosse realizzata, le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono dovute nella misura ordinaria e si applica una sanzione amministrativa del 30 per cento oltre agli interessi di mora.

Per effetto dell’art. 1, comma 32, lett. a) e b), L. 11 dicembre 2016, n. 232, a decorrere dal 1° gennaio 2017, il termine di due anni era stato elevato a 5.

Tuttavia questa agevolazione non esiste più.

Infatti, l'originario comma terzo dell'art. 16, del D.L. 14/02/2016, che fissava il termine per poter usufruire delle citate agevolazioni al 31.12.2016 ed è stato prorogato fino al 30.6.2017 dall'art. 1, comma 32, lett. c), L. 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di stabilità), per cui ad oggi essa non è più operante.

Ne deriva che i trasferimenti immobiliari che avvengono in sede esecutiva soggiacciono alle stesse imposte che si applicano in occasione dei normali trasferimenti negoziali.