Salve a tutti, ho visto un immobile in asta fallimentare e nella perizia c’è scritto che trattasi di immobile costruito in edilizia convenzionata (area peep),per cui secondo le mie ricerche gravato da convenzione stipulata tra comune e ditta concessionaria (che ha fallito ed è in liquidazione) per 20 anni, ora ho già verificato di rientrare nei requisiti per acquisto di abitazione in quest’area solo che mi è stato riferito che il comune ha diritto di prelazione e che qualora partecipassi e il comune eserciterebbe tale diritto rischierei anche se regolarmente aggiudicato di perdere la cauzione e sarei costretto a pagare comunque le commissioni alla piattaforma che segue l’asta... oltre a tutti gli altri vincoli che sarei comunque tenuto a rispettare: non vendere prima di 5 anni prezzo di vendita/locazione max equivalente a quello prescritto dalla convenzione, eventuale rischio che il comune richieda il possesso del bene... mi rivolgo a voi perché non mi sono chiare 2 cose: 1 se il comune ha diritto di prelazione perché in tutti questi anni circa 7 non ha mai richiesto il bene?2 come può essere messo all’asta un bene che poi uno rischia passatemi il termine poco giuridico di perdere? Esaminando scrupolosamente la perizia c’è scritto che la ditta concessionaria ha acquistato la piena e sottolineo piena proprietà del terreno 3 particelle dal comune (derivanti da un altra sulla quale gravava vincolo di inedificabilità in favore del comune che però poi è stato superato da Intervenuta modifica urbanistica) divenute poi una unica particella con numero differente sulla quale poi è stato costruito l’appartmento. E per quanto riguarda l’appartamento e il garage si parla pure di piena proprietà quindi presumo che qualora decidessi di acquistarlo non dovrei poi successivamente chiedere il riscatto del diritto di superficie del terreno al comune visto che da quello che ho compreso dalla perizia il riscatto del terreno è stato fatto dalla ditta prima di costruire giusto? Nell’avviso di vendita l’asta è pubblica e non solo per coloro che possiedono i requisiti in convenzione, (anche se ho verificato e io sono in possesso dei requisiti quindi qualora andassero rispettati non rappresentano un problema). Il mio dubbio è trattandosi di piena proprietà dell’appartamento e del garage ed essendo la proprietà del terreno su cui sorge della ditta che ha costruito ora fallita e trattandosi di vendita fallimentare con rogito soggetto a iva i vincoli della convenzione permangono comunque per i 13 anni mancanti alla scadenza della convenzione?anche se il cespite è venduto in esecuzione forzata e dalla perizia si evince che si vende la piena proprietá? Il comune eventualmente potrebbe esercitare comunque il diritto di prelazione e opporsi alla vendita? Non mi è chiaro se tale diritto del comune permane indipendente dal fatto che sia ancora titolare o meno di diritto di superficie. Permettetemi un ultima domanda: qualora chiedessi al comune la rinuncia al diritto di prelazione ho letto che come tempistiche ci vogliono circa 60gg che equivale al tempo max indicato nell’avviso di vendita per effettuare saldo e rogito, qualora rogitassi e l’assemblea comunale non avesse ancora deliberato riguardo la rinuncia o meno a cosa andrei incontro? Mi scuso per le tante domande ma la questione mi sembra assurda:se il comune non ha ne la piena proprietà ne la proprietà superficiaria può comunque impedire l’acquisto esercitando il diritto di prelazione? ma se così fosse allora non si potrà vendere mai tale bene.