Salve, in data 30/07/21 mi sono aggiudicato un immobile per euro 100.000,00. Dopo qualche giorno contatto il delegato per chiedere se può conteggiarmi il fondo spese a mio carico tenendo conto del prezzo-valore per il calcolo dell'imposta di registro, lui si rende disponibile ed il giorno dopo mi arriva il conteggio... Sulle imposte di registro-ipotecaria e castastale mi trovavo alla virgola, mentre per il suo compenso trovo:
- euro 825,00 + 4%cpa = euro 858,00
- spese cc bancario euro 50,00
Subito mi sono affrettato a rispondere alla sua mail citando il DM 15 ottobre 2015 n.227 - art. 2 c.1 ed art.2 c.7 secondo cui per valori di aggiudicazione fino a 100.000 euro il compenso a carico dell'aggiudicatario è di euro 550,00 + 4%cpa + eventuale IVA, mentre le spese di tenuta conto corrente dovrebbero essere a carico della procedura. Lui si è limitato a rispondere su whatsapp che per 100.000 euro era quello lo scaglione, io con molta educazione gli ho risposto che probabilmente l'equivoco (per lui) nasceva dal fatto che 100.000 euro era il limite massimo consentito nello scaglione di spesa dei 550,00 euro, quello che chiedeva lui era per valori di aggiudicazione superiori ai 100.000euro e fino a 500.000 euro. Premetto che, apparentemente, non ci sono condizioni particolari che giustificherebbero riconoscimenti di spese più alte poichè l'immobile è libero da persone ed è stato aggiudicato al primo esperimento di vendita. In pratica mi sta chiedendo 336 euro in più del dovuto, potrei pagare ed aspettare poi il decreto di liquidazione per verificare se ho diritto ad un rimborso ma... in passato in queste situazioni mi è anche capitato che il giudice nel decreto di liquidazione ha semplicemente autorizzato il pagamento di una somma X al delegato sulla base di una nota depositata (in pratica il giudice il quel caso non verificò la nota del delegato e quindi la corretta attribuzione delle spese di competenza dell'aggiudicatario). Come potrei meglio tutelarmi di fronte a questi comportamenti da parte dei delegati? Grazie mille.
Pasquale