Salve,
a novembre mi sono aggiudicato una casa all'asta che ho provveduto a saldare ad inizio gennaio. Stamane mi notifica l'avvocato incaricato del procedimento "che in data 23 gennaio 2019 è stato emesso il decreto di trasferimento e che da tale data decorrono diritti ed oneri, può pertanto prendere contatto con il mio collaboratore, xxxx yyyyyy, che ci legge per conoscenza il quale Le consegnerà le chiavi dell’immobile".
Dopo uno screzio con questa persona, molto maleducato, ho chiesto all'avvocato che fosse lei stessa a procedere alla consegna dell'immobile. A distanza di poche ore, e facendo seguito ad una mia mail in cui chiedevo un'appuntamento per la consegna delle chiavi, tutto sembra cambiato e l'avvocato, quasi a scopo ritorsivo, mi scrive:
"La consegna potrà avvenire, compatibilmente con la disponibilità dello studio, decorsi 20 giorni dall’emissione del decreto di trasferimento".
Ora mi chiedo.. è questa una prassi legale o un capriccio dell'avvocato che sta assecondando un collaboratore svegliatosi con la luna di traverso? Posso in qualche modo "forzare" la cosa o sono alla mercé di tanta mancanza di professioanalità e maleducazione? In realtà la cosa mi cambia poco...diciamo una decina di giorni, ma il tempo ha un valore: posso ad esempio chiedere un risarcimento per ogni giorno che l'avvocato si è preso a sua discrezione?
Grazie