Buonasera mi sono registrato a questo forum visto le risposte esaustive che date. Il 15 maggio mi sono aggiudicato un' immobile all'asta occupato dal debitore che allo stesso tempo è anche curatore della casa. Il mese dopo ho fatto il saldo tramite mutuo e il 5 agosto è arrivato il decreto di trasferimento. Da qui alla data di oggi la casa è tutt'ora occupata dal debitore il quale dice di lasciare l'immobile al mio delegato alla vendita ma poi all'atto pratico rimane in casa. Abbiamo provato a nominare l'istituto di vendita giudiziaria ma il giudice ha negato la nomina in quanto secondo lui non c'erano i presupposti per poterla nominare. A questo punto mi domando quali sono le azioni da poter compiere prima di poter arrivare ad uno sfratto che vorrei evitare e come posso tutelare il fatto che l'immobile non venga danneggiato. In pratica vi chiedo un consiglio su come comportarmi. Grazie in anticipo. Cordiali saluti. Lorenzo.
Dopo il decreto di trasferimento....
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- Ultimo messaggio 25 ottobre 2018
I termini della questione non ci sembrano chiarissimi.
Al fine di poter disporre di un quadro della situazione sufficientemente chiaro per offrire un suggerimento affidabile, avemmo bisogno di sapere chi è il custode giudiziario dell'immobile, e soprattutto se il giudice dell'esecuzione ha sostituito il debitore (che ai sensi dell'art. 559 c.p.c. con il pignoramento diviene custode ex lege del compendio pignorato) nella custodia dell'immobile.
Invero, se il debitore esecutato fosse rimasto nella qualità di custode, la strada da seguire dovrebbe essere quella di chiedere al giudice la pronuncia dell'ordine di liberazione e la nomina di un diverso custode, cui affidarne l'attuazione ai sensi degli art. 560, commi terzo e quarto c.p.c.
Se invece fosse già stato nominato un custode giudiziario diverso dal debitore, è necessario, previa eventuale adozione dell'ordine di liberazione, che questi provveda ad eseguirlo.
