Un immobile oggetto di pocedura esecutiva è pervenuto agli attuali proprietari per successione.
Ad uno di tali comproprietari spetta il diritto di abitazione mortis causa.
Il titolare di tale diritto è però anche condebitore esecutato.
Il Giudice dell'esecuzione scive nell'ordinanza di vendita che "il diritto di abitazione non può essere in questa sede riconosciuto essendo il titolare di tale diritto anche condebitore esecutato e prevalendo tale situazione giuridica sul diritto di godimento del bene".
Nonostante, a mio avviso, tale determinazione sia supportata anche dalla sentenza Cass. Civ. Sez. III, n. 15885/2014, esiste però diverso procedimento, davanti a diverso Giudice, per ottenere il riconoscimento del diritto di abitazione.
Quali sono i rischi per l'eventuale aggiudicatario dell'immobile, reso edotto dell'esistenza di tale procedimento?
Grazie