Rispondiamo all’interrogativo posto osservando quanto segue.
L'invio telematico di un'offerta d'acquisto nei termini in cui esso è disciplinato dal decreto ministeriale e dalle specifiche tecniche pone il problema, sconosciuto nei sistemi tradizionali di presentazione dell'offerta cartacea, di identificazione dell'offerente, di accertamento della provenienza dell'offerta e di distinzione tra presentatore dell’offerta ed offerente.
La distinzione tra “presentatore” ed “offerente” è chiara nell’ordito normativo del codice di rito. L’offerente è il soggetto che, a mente del primo comma dell’art. 571, formula l’offerta di acquisto dichiarando di voler acquistare personalmente o quale procuratore speciale (purché sia avvocato), anche per persona da nominare.
Presentatore è invece colui il quale, a norma dell’ultimo comma del citato art. 571, deposita la busta chiusa contenente l’offerta in cancelleria (o dinanzi al professionista delegato nelle ipotesi di cui all’art. 591-bis c.p.c. ) e che viene materialmente identificato all’atto della presentazione.
Nella vendita telematica questo distinguo diventa più sfumato, poiché presentatore ed offerente pur rimanendo figure distinte (Secondo le specifiche tecniche il presentatore è il “Soggetto che compila ed eventualmente firma l’Offerta telematica prima di presentarla con specificato titolo per ciascun offerente”), in taluni casi possono coincidere.
Proprio perché questo distinguo è più sfumato, molti uffici hanno adottato una serie di accorgimenti:
Firma digitale e pec di trasmissione siano intestate allo stesso soggetto.
La stessa pec non può presentare offerte per il medesimo lotto.
Ogni presentatore non può presentare più di una offerta per il medesimo lotto;
Il presentatore deve essere munito di procura speciale.
Sulla base di queste premesse, pertanto, siamo dell’opinione per cui se nulla viene detto nell’ordinanza di vendita il presentatore non deve essere munito di procura speciale.
Quanto agli allegati, il problema è solo quello per cui file a colori potrebbero impegnare molto spazio.