Buongiorno,
ho trovato conferma anche nella vs rubrica "l'esperto risponde" che le detrazioni spettano anche all’aggiudicatario di una unità immobiliare comprata nel corso di una esecuzione immobiliare (comma 8 dell'art. 16 bis TUIR)
L’esecutato e l’aggiudicatario del bene potrebbero concordare ed inserire nel dt il fatto che la detrazione resti in capo all’esecutato.
In mancanza di accordi la detrazione spetta invece all’acquirente. In questo caso, il dt trasferirebbe all’aggiudicatario dell’immobile, assieme alla proprietà del bene, anche le annualità residue di detrazioni fiscali.
Mi chiedo però come si possa realizzare concretamente questa possibilità nel caso in perizia NON si faccia menzione di tali detrazioni (e non contenga quindi informazioni per poterne usufruire), il dt sia già stato emesso, le detrazioni non riguardino parti comuni di edifici residenziali (escluso quindi il coinvolgimento di un eventuale amministratore) e anche comprensibilmente non vi sia la collaborazione dell’esecutato.
Del resto credo rientri nelle piena facoltà dello stesso quello di comunicare o meno all’aggiudicatario l’ammontare delle detrazione alle quali avrebbe diritto e che non ha ancora usufruito così come consegnare o meno la documentazione a sostegno del diritto, necessaria in caso di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Non so se sarebbe praticabile la possibilità di coinvolgere la ditta esecutrice dei lavori (effettuati il per conseguimento di risparmio energetico) perché comunque l’acquirente sarebbe un soggetto estraneo; nel caso specifico però ci sarebbe l’ulteriore complicazione dovuta al fatto che la ditta è stata oggetto di procedura fallimentare.
Nella situazione che ho esposto mi chiedo se ci sono comunque degli accorgimenti --- per rendere concreta la possibilità di usufruire delle quote residue di detrazione e non solo teorica.
Grazie per l’attenzione che vorrete dedicare a questo quesito e comunque per tutte le utili e illuminanti informazioni che vengono dispensate nel forum.
Un saluto.