Decreto trasferimento e situazione urbanistica difforme

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  • Ultimo messaggio 28 gennaio 2021
maramazza pubblicato 27 gennaio 2021

Nel decreto di trasferimento di un immobile costituito da più particelle catastali, di cui la maggiore parzialmente ristrutturate ed altre crollate, il giudice afferma che vi é un permesso di costruire del 2010 e che da colloqui con tecnici comunali gli stessi possono essere ripresentati con nuova SCIA e saldo oneri
Ora l'ufficio tecnico afferma che deve essere presentato nuovo permesso di costruire e che probabilmente un edificio crollato che é accatastato e di cui ora restano solo i muri perimetrali non potrà essere ristrutturato. Quale parere prevale?

inexecutivis pubblicato 28 gennaio 2021

Difficile dare una risposta compiuta in assenza di un approfondito studio degli atti.

in linea generale osserviamo che ottenuto il permesso di costruire, i lavori vanno iniziati entro l'anno e completati entro il triennio.

Così si esprime l'art. 15 del citato d.P.R. 380/2001, a mente del quale "Il termine per l'inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo; quello di ultimazione, entro il quale l'opera deve essere completata, non può superare tre anni dall'inizio dei lavori". Decorsi tali termini il permesso decade di diritto per la parte non eseguita, tranne che, anteriormente alla scadenza, venga richiesta una proroga. La proroga può essere accordata, con provvedimento motivato, per fatti sopravvenuti, estranei alla volontà del titolare del permesso, oppure in considerazione della mole dell'opera da realizzare, delle sue particolari caratteristiche tecnico-costruttive, o di difficoltà tecnico-esecutive emerse successivamente all'inizio dei lavori, ovvero quando si tratti di opere pubbliche il cui finanziamento sia previsto in più esercizi finanziari".

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