Salve,
riassumo un pò la storia dell'assegnazione dell'immobile occupato dall'esecutato.
Ci siamo assegnati la casa il 18 Aprile, il pagamento è stato effettuato il 20 Luglio.
Ai tempi dell'assegnazione c'era stato detto che l'esecutato aveva già ricevuto una raccomandata l'anno precedente avvisandolo del fatto che appena l'immobile sarebbe stato assegnato doveva essere liberato (non abbiamo copia di tale documento, l'informazione ci è stata fornita dall'agenzia che si è occupata della vendita).
Purtroppo per noi questo non è stato messo in atto, nel momento in cui abbiamo chiesto al custode se si potesse sollecitare la liberazione dell'immobile ci ha comunicato che il Giudice ha bloccato questa esecuzione fino al decreto.
Giorno 27 settembre il giudice ha firmato il decreto di trasferimento e ha emesso in cocomitanza l'ordine di liberazione. Solo che c'è stato detto che visto che vi sono di mezzo dei servizi sociali (l'immobile è occupato da una signora di 60 anni circa e dal figlio di 35 anni circa) l'ordine di liberazione sta riprendendo piede come se fosse la prima richiesta. Quindi dobbiamo attendere 90 giorni per poi procedere con la forza pubblica.
Al momento pongo le seguenti domande:
1) E' possibile che succeda una cosa del genere? Nonostante erano stati avvisati l'anno prima che l'immobile doveva essere liberato all'assegnazione adesso questo documento non vale più nulla? Possono annullare i precedenti ordini di liberazioni ripartendo dal principio? Non possiamo far valere alcun diritto in merito a ciò?
2) Su internet ho trovato la seguente informazione:
"L’aggiudicatario ha la possibilità di tentare di trovare un accordo con il debitore, perché può inviargli, almeno in una prima fase, una lettera di diffida a lasciare libero l’immobile entro un determinato termine.
Se entro tale termine l’immobile non viene liberato, l’aggiudicatario ha la possibilità di avviare la procedura di esecuzione forzata finalizzata al rilascio dell’immobile. La procedura ha inizio con la notifica della copia conforme all’originale del titolo esecutivo, cioè del decreto di trasferimento dell’immobile, che va inviato al debitore insieme a un atto che prende il nome di atto di precetto per il rilascio dell’immobile.
Quindi nonostante l'ordine di liberazione dell'immobile possiamo fare questa lettera di diffido e velocizzare la liberazione dell'immobile? Richiedendo l'esecuzione forzata (immagino con la forza pubblica) dell'immobile? Al momento loro hanno a disposizione fino al 30 gennaio per liberare la casa, vorrei velocizzare in quanto al momento sto pagando il mutuo per la casa e l'affitto dell'immobile dove vivo adesso. Il 09 Marzo dovrei partorie e vorrei poter disporre dell'immobile il prima possibile per poter effettuare i lavori e evitare le spese di affitto che gravano sulla famiglia.
3) Posso richiedere l'accesso all'immobile tramite il custode per poter far un sopralluogo con uno specialista per capire quali lavori vanno fatti in casa? Quali altri diritti abbiamo riguardo all'immobile dopo il decreto di trasferimento.
4) I tempi potrebbero allungarsi oltre i 90 giorni?