Buongiorno a tutti.Chiedo un Vs.parere in merito ad una vicenda complessa che vado a documentare indicando con A (-promiss.acquirente) V (venditore e impresa costruttrice) e IM (immobiliare V.... Srl). Premetto che trattasi di seconda casa.I fatti vengono elencati in ordine cronologico. 1 trascrizione ipoteca a garanzia mutuo fond.su immobile oggetto di preliminare tra A e V 2 consegna immobile ad A 3 trascrizione atto vendita tra V e IM di immobile oggetto del preliminare + altre 4 unità imm.con unico atto notarile 4 trascrizione domanda giudiziale da parte di A per Revoca atti sogg.a trascrizione 5 sentenza fallimento di V 6 sentenza passata in giudicato a fav A relativa al punto 4 7 sentenza revocatoria fallimentare relativa ai 5 appartamenti 8 liquidazione volontaria di IM (attuale proprietaria dei 5 appart.) Che dichiara di non possedere immobili ne risultano assegnati all' unico socio nonché liquidatore 9 cancellazione dal registro delle imprese di IM Il valore dell'appartamento è di circa 70000 €. Il credito vantato da A e'di circa 90000 €. L' Istituto di credito che sta per mettere all'asta l'immobile richiede 50.000€. Il fallimento e'stato tacitato da A e gli altri quattro con di importo concordato. Le mie domande: in caso di aggiudicazione all'asta da parte di un terzo può il giudice esecutivo cancellare la domanda giudiziale di A? - A puo rivalersi nei confronti dell'aggiudicatario? - dopo 1 / 2 aste andate deserte può A , previo accordo con la Banca, chiedere l'assegnazione dell'immobile ? In tal caso quali altre spese dovra sostenere oltre quelle pattuite con la Banca - Può A chiedere la custodia dell'immobile considerato che e 'in possesso dell' immobile dal 2008 , ha le utenze intestate ed è proprietario degli arredi. Grazie.