Ho pagato al notaio delegato alla vendita un compenso di € 3.202,40 (prezzo vendita immobile € 191.000,00) contro € 503,25 previsti dal DM. Pertanto, il 05/10/17 ho presentato al G.E. una richiesta di rideterminazione, da effettuarsi sulla base del DM 227/2015, del compenso del notaio delegato alla vendita (l’ordinanza di vendita non contiene prescrizioni in merito).
Ai chiarimenti richiesti dal G.E., il notaio ha risposto riproducendo parzialmente alcune parti del DM 227/15 (omettendo parti come …metà del compenso relativo alla fase di trasferimento… che il G.E può aumentare o ridurre il compenso del 60%”) e che per la mola di lavoro svolta gli spettava una maggiorazione (autonomamente determinata) del compenso.
La segreteria dell’esecuzioni mi disse che il giudice, pur non essendosi espresso formalmente sulla questione, per il semplice fatto di avere apposto il “visto” sulla risposta del notaio ha ritenuto legittimo il compenso richiesto. Non persuaso di ciò, il 06/11 ho riscritto al giudice affinché formalizzasse una decisione poiché il compenso era stato determinato in violazione del DM 227/15.
Infine, oggi ho appreso che è stata fissata l’udienza per l’approvazione del riparto.
Considerato l’esito infruttuoso delle 2 richieste presentate, vi chiedo cosa posso fare e a chi devo rivolgermi?
Grazie.
In allegato:
- ordinanza di vendita
- richiesta presentata al giudice dal sottoscritto
- risposta del notaio con visto apposto dal giudice
- richiesta di riesame