Buongiorno,
aveva già posto il seguente quesito ma forse in una categoria sbagliata, riprovo a chiedere nella sezione dedicata a spese e compensi per capire che spese dovrei affrontare in caso di decadenza dall'aggiudicazione di un bene di esiguo valore ma per il quale poi ho scoperto che i costi sono 5 volte superiori al prezzo di aggiudicazione.
In pratica mi sono aggiudicato due lotti non omogenei all'interno della medesima procedura (ottava vendita senza incanto, all'interno di un fallimento ma con le regole dell'esecuzione forzata) a seguito di due offeerte diverse. Il primo per la somma di € 11.500, il secondo per € 500.
La mia domanda riguarda le spese del secondo lotto, in quanto le spese del primo erano prevedibili ed ammontano a 2.600 euro (bolli, notifica decreto, registrazione, trascrizione e voltura e 1000 euro forfettarie per il notaio delegato) mentre quelle del secondo ammontano a € 2.500.
All'inizio pensavo ci fosse un errore ma poi ho capito che l'imposta di registro minima è 1.000 euro dal 1 gennaio 2014 se non erro mentre il compenso per il notaio rimane 1000 anche per un bene aggiudicato a 500 (anche se poi lo deciderà il giudice ma il notaio saprà cosa può chiedere in via forfettaria ho pensato) e le altre spese saranno fisse e quindi mi ritrovo a pagare per un bene aggiudicatomi a 500 euro, spese complessive di 2.500.
Ora la domanda è questa: se decido di non versare per il secondo lotto decado anche per il primo? Direi assolutamente no ma per scrupolo lo chiedo lo stesso, non vorrei che mi sfuggisse qualcosa.
Poi volevo sapere: una volta decaduto solo per il secondo, che spese devono sostenere? Direi la perdita della cauzione ed il rischio di dover pagare la differenza indicata dall'art. 587 cpc (differenza tra prezzo di aggiudicazione e il prezzo ricavato più la cauzione di 50 euro già versata).
I miei dubbi sono due principalmente e lo chiedo agli esperti: 1) se il bene non viene più venduto devo pagare lo stesso la differenza in caso di chiusura infruttuosa della procedura? Quindi 450 euro (500 meno la cauzione).
2) il dubbio più importante è questo: in sede di decreto di revoca dell'aggiudicazione il giudice presumo che liquiderà il notaio ma quanto potrebbe liquidare? 1000 euro mi sembrano davvero troppi ma non sono esperto. Inoltre vorrei sapere se dovrò sostenere spese per la notifica , comunicazione ecc. del decreto di revoca a chi di dovere.
Insomma se decado rischio di risparmiare troppo poco e di perdere il bene e vorrei quindi farlo solo se le spese che dovrò sostenere siano minime.
Vorrei riassumendo capire che spese dovrò sostenere in caso di decadenza da un bene immobile che mi sono aggiudicato per 500 euro pagando una cauzione di 50 ed a quanto può ammontare il compenso del notaio che mi ha richiesto 2.500 di spese (specificando che il suo compenso forfettario è 1000 ma non so cosa cambia in caso di decreto di revoca dall'aggiudicazione, quanto andrei a risparmiare, a occhio sui 1.500 euro ma non sono esperto).
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto!