Come ottenere l'esecuzione della liberazione

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  • Ultimo messaggio 31 agosto 2017
loris.z pubblicato 29 luglio 2017

Buongiorno vorrei anch’io porre un quesito a proposito di una liberazione.

A gennaio 2016 mi sono aggiudicato un immobile occupato da debitore, ho ottenuto il decreto di trasferimento a gennaio 2017 e quello di liberazione di cui non ho mai avuto copia dall’ente custode (APEP notai di Padova)  in febbraio 2017. APEP ha nominato per la liberazione un avvocato ancora nel 2016  a tutt’ oggi luglio 2017 l’immobile è ancora occupato in quanto l’avvocato incaricato dal custode (APEP),  continua ad accogliere richieste dall’ esecutato di proroghe alla liberazione, l’ultima in via ufficiosa abbiamo saputo scadrà il 4 agosto 2017.

A questo punto il quesito che pongo è: su quale base l’avvocato ed il custode continuano a concedere proroghe alla liberazione all’ esecutato, trascurando palesemente di difendere il mio interesse di aggiudicatario che da ben 18 mesi aspetta di entrare in possesso dell’ immobile?

Come posso far valere il mio diritto presso l’ente custode e l’avvocato che lo segue che fin ora mi hanno solo creato dei danni, senza aggiungere ulteriori spese al danno già creato?

 

Posso fare un esposto al giudice o a qualche altro ente superiore per segnalare il caso ed arrivare ad una risoluzione veloce?

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inexecutivis pubblicato 01 agosto 2017

Non siamo in grado di rispondere alla domanda formulata in quanto non conosciamo le ragioni in forza delle quali vengono concesse le proroghe (normalmente l’unico caso è quello in cui un medico legale nominato dal Giudice attesti l’intrasportabilità dell’occupante anche, con l’ausilio di un’ambulanza, presso una struttura sanitaria).

 

Le suggeriamo di inoltrare formale richiesta di spiegazioni al custode.

loris.z pubblicato 05 agosto 2017

Buon giorno volevo porre altre due domande :

Il decreto di trasferimento consegnatomi a gennaio 2017 contine già la seguente dicitura:

omissis

Ingiunge

al debitore esecutato, e a chiunque altro sia in possesso degli immobili senza titolo di lascirli immediatamente liberi da persone o cose a favore dell'acquirente aggiudiccatario, al quale con il presente atto vengono traferiti.

Sono quindi a chiedere:

1) dopo l'ottenimento del decreto di trasferimento così ottenuto quali sono i passi che dobbiamo necessariamente attendere per entrare in possesso dell' immobile?

Ad oggi 05 agosto non siamo ancora riusciti ad entrarne in possesso in quanto il custode continua a concedere proroghe su base di richieste dell' esecutato,(molto probabilmente non autorizzate dal giudice).

2) Posso chiedere copia delle proroghe concesse e se non ci fossero rivalermi contro l'ente custode che mi sta danneggiando a favore dell' esecutato?

Grazie

 

inexecutivis pubblicato 07 agosto 2017

in qualità di aggiudicatario (ed oggi proprietario) riteniamo che lei abbia tutto il diritto di chiedere copia dei verbali da accesso eseguiti dal custode (e nelle quali sono contenute le proroghe concesse).

In alternativa (ed a sue spese) potrebbe mettere in esecuzione il decreto di trasferimento ed ottenere ugualmente (attraverso una esecuzione per rilascio intrapresa ex art. 605 e ss cpc) la liberazione dell'immobile.

loris.z pubblicato 30 agosto 2017

BUONGIORNO IL CURATORE HA FINALMENTE FISSATO LA LIBERAZIONE FORZATA DELL' IMMOBILE CON LE FORZE DELL' ORDINE ED IL FABBRO E MI HA DETTO CHE DOVRO' PRESENZIARE ANCHE IO IN QUANTO PROPRIETARIO PERCHÉ SUBITO DOPO L'INTERVENTO DEL FABBRO MI SARANNO CONSEGNATE LE CHIAVI.

I MIEI QUESITI SONO:

1) Sono obbligato a presenziare?

2) Se l'esecutato non porta via subito i mobili sono costretto avendo le chiavi a lasciargli del tempo x organizzarsi e liberare l'immobile?

In tal caso dovrei provvedere io stesso ad aprire x fargli sgomberare i locali e peggio nel caso non lo facesse sgomberare a dovermi accollare ulteriori costi x togliere il mobilio ed altri effetti, non dovrebbe invece essendo la liberazione a carico della procedura essermi consegnato dall' attuale custode libero pur allungando i tempi?

Grazie

inexecutivis pubblicato 31 agosto 2017

A nostro avviso lei non è obbligato ad essere presente.

Ottenuta la liberazione, il custode le consegnerà le chiavi, ma ciò non deve avvenire nello stesso contesto spaziotemporale. Riteniamo tuttavia che la sua presenza (magari tramite un suo delegato) sia opportuna perché in quella sede potrà verificare ed eventualmente chiedere che non vengano effettuati ulteriori rinvii della liberazione.

In ordine ai beni mobili presenti la risposta alla domanda formulata deve partire dalla lettura dell’art. 560, comma quarto, c.p.c., il quale a questo proposito prevede che Quando nell’immobile si trovano beni mobili che non debbono essere consegnati, ovvero documenti inerenti lo svolgimento di attività imprenditoriale o professionale, il custode intima alla parte tenuta al rilascio ovvero al soggetto al quale gli stessi risultano appartenere di asportarli, assegnandogli il relativo termine, non inferiore a trenta giorni, salvi i casi d’urgenza. Dell’intimazione si dà atto a verbale ovvero, se il soggetto intimato non è presente, mediante atto notificato dal custode. Qualora l’asporto non sia eseguito entro il termine assegnato, i beni o documenti sono considerati abbandonati e il custode, salvo diversa disposizione del giudice dell’esecuzione, ne dispone lo smaltimento o la distruzione”.

Dunque, se sono presenti mobili all’interno dell’immobile il custode deve intimare all’occupante di asportarli, concedendogli a tal fine almeno 30 giorni, decorsi i quali se l’occupante non ottempera, provvederà egli stesso (ed ovviamente a spese della procedura) allo smaltimento o distruzione.

 

Solo a quel punto l’ordine di liberazione potrà dirsi eseguito.

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