Casa all asta

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  • Ultimo messaggio 25 luglio 2020
gabriella pubblicato 21 luglio 2020

Buon pomeriggio Mi chiamo Gabriella ed ho un caso molto contorto da cui vorrei uscirne in modo dignitoso. Abito da 31 anni in una casa senza titolo. Nel 2007,2008 il palazzo va all asta, il curatore fallimentare ci fa firmare un foglio in cui c'è scritto che rimanere in casa dobbiamo versare una somma al Tribunale. Questa carta viene firmata da me , un altro inquilino ( nelle mie stesse condizioni) e la proprietaria.Il curatore a voce dice a noi inquilini di versare la somma alla proprietaria ,la quale farà un unico bonifico.Si fa come si è detto(pagando sempre) ma alla fine del 2018 vengo contatta dalla curatrice,dove mi informa che ho lo fratto esecutivo poiché la proprietaria non ha versato nulla.Fortunatamente ,io ho le ricevute del versamento alla proprietaria, poiché per piu di due anni sono stata fuori regione .Vado dall curatore mostro ciò ricordandole del suo parlare .La casa va all asta ,io non ho la possibilità e l acquistano a febbraio 2020,ma ad oggi è in carico al tribunale a causa della non trascrizione dell ipoteca causa coronavurus. .Continuo a pagare alla procedura fallimentare fino a marzo,poi a causa del coronavirus mio marito va in cassa integrale, con uno stipendio misero ,e stavola dopo 31anni ad oggi ,non posso proprio pagare; in più a Maggio mio marito viene ricoverato per un ischemia cerebrale. Ora il mio quesito è questo come posso tutelarmi per un eventuale sfratto? Vorrei sapere anche il motivo per cui non sono riuscita a scaricare sul 730 di tutti questi affitti vesati al Tribunale ,nonostante le ricevute .Mi hanno detto che nemmeno con il tribunale ho contratto di locazione. Scusatemi per il mio dilungare ma sono in una condizione assurda. Vi ringrazio in anticipo per la risposta.

inexecutivis pubblicato 25 luglio 2020

Cerchiamo di andare con ordine.

Il fatto di non essere riuscita a scaricare dal 730 i "canoni" dipende semplicemente dal fatto che essi non sono tali, in quanto non v'è un contratto di locazione. Si è trattato semplicemente di una indennità di occupazione (per intenderci, un risarcimento del danno per la illegittima occupazione dell'immobile).

Detto questo, l'unico rimedio per potersi opporre al rilascio è quello di invocare un intervenuto acquisto per usucapione (se ne ricorrono i presupposti).

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