Buongiorno,
sono nuovo del forum e non so se questo argomento sia stato già trattato da qualche parte, mi scuso anticipatamente.
In breve spiego la mia situazione.
Nel 2008 acquisto casa da una ditta costruttrice, alla quale verso un anticipo mezzo assegno per bloccare l'immobile, sei mesi dopo facciamo l'atto dal notaio pagando la restante parte.
nel 2017 vengo contattato dal costruttore il quale mi dice che sul mio appartamento per errore non era stata tolta un'ipoteca e subito vado a rilegere l'atto notarile e noto (in sede di atto non era stato mensionato) che negli ultimi 2 righi c'era scritto: che sull'appartamento vi era un'ipoteca e che era compito del costruttore toglierla.
Per farla breve il costruttore anche se io ho pagato l'intero immobile non ha tolto l'ipoteca e da qui inizia il mio calvario tra cause che non portano ad una via di uscita, fino ad arrivare ad oggi dove sono stato contattato dal C.T.U per fare la perizia e mettere la mia casa all'asta.
Purtroppo oggi io non ho i soldi per ricomprare la mia casa inoltre il suo valore rispetto a quanto io ho pagato è notevolmente sceso.
La mia domanda è nel momento in cui la casa andrà all'asta e visto che la zona è periferica il condominio non si presenta nellr migliori condizioni, se una serie di aste andassero deserto essendo il proprietario e non il debitore nei confronti della banca potrei fare richiesta al giudice dell'assegnazione del bene.
Grazie in anticipo a chiunque possa darmi una risposta o un aiuto.