Cancellazione delle ipoteche gravanti sull'immobile

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  • Ultimo messaggio 23 febbraio 2018
temp pubblicato 20 febbraio 2018

Buonasera, ad Ottobre dell'anno scorso ho acquistato un immobile all'asta, in data 16/01/2017, come risultante dalla visura catastale, è stato trascritto il decreto di trasferimento. Quindi da tale data l'immobile risulta di mia proprietà. I primi di Febbraio ho ottenuto le chiavi dell'immobile, purtroppo pero' facendo una visura ipotecaria, oggi 20/02/2018, risultano ancora le vecchie ipoteche gravanti sull'immobile. Dovendo io mettere una nuova ipoteca sull'immobile per poter far partire il mutuo (e bloccare il pre-finanziamento che ha un tasso molto piu' alto), quali sono i tempi delle cancellazioni? C'è un modo per velocizzare il tutto?

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ariannavarani pubblicato 20 febbraio 2018

Non c'entra con la sua domanda, che putroppo non le so rispondere, ma le posso chiedere quanto dopo il saldo ha ricevuto il decreto di trasferimento?

Grazie

In bocca al lupo per la sua situazione

temp pubblicato 22 febbraio 2018

Buongiorno Arianna, Ho ricevuto il decreto di trasferimento dopo circa 3 mesi dal pagamento. Come potrà leggere in altri post però, i tempi sono diversi di caso in caso, non ci sono tempistiche definite.

Crepi!

inexecutivis pubblicato 23 febbraio 2018

Per rispondere alla domanda formulata è necessario partire dalla lettura dell’art. 586 c.p.c., a mente del quale il Giudice, con il decreto di trasferimento, ordina la cancellazione delle “trascrizioni dei pignoramenti e le iscrizioni ipotecarie, se queste ultime non si riferiscono ad obbligazioni assuntesi dall'aggiudicatario a norma dell'articolo 508. Il giudice con il decreto ordina anche la cancellazione delle trascrizioni dei pignoramenti e delle iscrizioni ipotecarie successive alla trascrizione del pignoramento.

Si tratta, del così detto “effetto purgativo” del decreto di trasferimento, volto ad assicurare all’acquirente l’acquisto di un bene libero da gravami.

Da questa previsione si ricava agevolmente che il decreto di trasferimento deve contenere l’ordine, impartito al Direttore dell’ufficio del Territorio, di cancellare le formalità pregiudizievoli gravanti sul bene, vale a dire:

-          le trascrizioni dei pignoramenti, anche successive alla trascrizione del pignoramento;

-          le iscrizioni ipotecarie, anche successive alla trascrizione del pignoramento;

-          le trascrizioni di sequestri conservativi disposte ex art. 679 c.p.c., anche successive alla trascrizione del pignoramento;

Quanto ai pignoramenti successivi, in realtà in linea di principio il problema neppure dovrebbe porsi in quanto ai sensi dell'art. 561, comma 2, c.p.c., il pignoramento successivo andrebbe riunito al primo in una medesima procedura.

Tuttavia, proprio per far fronte ai casi in cui questo non sia avvenuto, l'art. 586 c.p.c., nel testo novellato dalla l. 14.5.2005, n. 80, prescrive che il decreto di trasferimento contenga "anche" l'ordine di cancellazione delle trascrizioni dei pignoramenti e delle ipoteche successive alla trascrizione del pignoramento. Ovviamente, ove la riunione non sia avvenuta, di questo dovrà assolutamente tenersi conto, al fine di evitare che lo stesso bene venga venduto due volte in separate procedure esecutive.

Quanto appena detto vale anche per l'ipoteca, a proposito della quale si osservi che essa è comunque inopponibile all'acquirente ai sensi dell'art. 2919 c.c. e dunque l'omessa cancellazione della stessa è insuscettibile di creargli pregiudizio alcuno. Sennonché, il chiaro tenore letterale dell'art. 586 c.p.c. sopra citato, ed il fatto che essa, persistendo nei registri immobiliari, può generare dubbi e contestazioni, determinano la necessità che si proceda alla sua cancellazione

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