Buongiorno,
mi sono aggiudicato un immobile ad Ottobre 2019 per destinarlo come mia abitazione principale, ho saldato lo stesso a Gennaio 2020 contraendo un mutuo ed ho ottenuto il decreto di trasferimento a Marzo 2020. Poichè l'appartamento era occupato dall'esecutato, sono stati effettuati dall'agenzia di custodia i classici tre accessi a partire da Dicembre 2019. Il terzo accesso (che di norma dovrebbe essere l'ultimo) è avvenuto a Febbraio 2020, ma il custode ha deciso di dare un ultimo mese di tempo all'esecutato per la liberazione dello stesso. Peccato che a Marzo con il decreto Cura Italia sono stati sospesi i provvedimenti di rilascio fino al 30 Giugno (in prima battuta) e sappiamo tutti com'è andata a finire.
L'immobile alla fine è stato liberato dall'esecutato volontariamente ad Ottobre 2020. Tutta questa situazione si è ovviamente ritorta nei miei confronti, per tutti questi mesi ho continuato a pagare l'affitto della casa in cui abitavo e il mutuo del suddetto immobile. Trovo tutto ciò ingiusto, non soltanto perchè tale decreto è iniquo (il fatto che io abbia avuto la disponibilità per poter acquistare l'immobile non arroga allo Stato il diritto di obbligarmi a fare beneficienza), ma anche perchè da onesto cittadino che paga le tasse e onora i suoi debiti mi sono sentito trattare come cittadino di serie B in favore di chi non gode di pari reputazione.
E dopo il danno la beffa, pagherò le spese condominiali dei cui servizi ha continuato ad usufruire indisturbato l'esecutato (riscaldamenti centrallizzati inclusi) di tutti questi mesi e in aggiunta a quanto non fosse già previsto.
Mi chiedo se io come onesto cittadino e proprietario dell'immobile, che si è rivelato per tali motivi solo un cattivo investimento in termini di denaro e di tempo, ho modo di rivalermi su qualcuno per i danni materiali e morali che ho dovuto mio malgrado subire e sopportare per tutti questi mesi, in considerazione del fatto che la crisi economica e sanitaria riguarda tutti e non solo gli esecutati.
Grazie