banche convenzionate con tribunale ma con diverse procedure

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  • Ultimo messaggio 04 giugno 2019
a.machined pubblicato 02 giugno 2019

Buongiorno,

vorrei approfittare ancora una volta della vostra competenza e disponibilità nel delucidare i dubbi sulla delicata materia dell'aggiudicazione di un immobile all'asta.

A breve vorrei presentare l'offerta per un immobile ma, non avendo tutta la liquidità necessaria, dovrò stipulare un mutuo. Ho quindi reperito l'elenco degli istituti di credito convenzionati con il Tribunale di Lecco e ho contattato l'impiegato della banca peer una stima di fattibilità.

Nonostante pensassi di aver compreso le difficili tappe che capitolano al decreto di trasferimento, ogni banca da me contattata adopera una differente procedura. Ne riporto due a titolo di esempio:

   -   La banca 1 è disposta a rilasciare un preliminare di mutuo prima dell'asta, mettendomi in una posizione più tutelante e di maggior certezza riguardo la cessione del credito. Tuttavia, un volta conclusa l'asta, deve ricalibrare l'offerta e formalizzarla con tempi biblici (quasi a ridosso dello scadere del 120 gg).

   -   La banca 2 invece, esige il documento di aggiudicazione prima di decidere se erogare il mutuo, lasciandomi consegnare la busta con l'offerta con poche sicurezze ma, professando maggior snellezza e tempistiche più celeri.

Mi domando quindi: qual'è la procedura corretta da ricercare in una banca che eroga un mutuo per un asta? quando occorre presentare la richiesta di mutuo in modo da non intoppare gli ingranaggi dell'asta giudiziaria?

 

 

grazie ancora per il vostro aiuto!

inexecutivis pubblicato 04 giugno 2019

Una delle novità di rilievo portata dalla riforma del 2005 ha riguardato la possibilità, introdotta nel terzo comma dell’art. 585 c.p.c., che il versamento del prezzo avvenga mediante erogazione, direttamente in favore della procedura, dell'importo oggetto di un contratto di finanziamento stipulato dall'aggiudicatario, con garanzia ipotecaria di primo grado sull’immobile oggetto di vendita.

La norma è figlia dell'intento di consentire di partecipare alla vendita anche a coloro i quali non hanno disponibilità liquide sufficienti per consentire il deposito del saldo prezzo e del fondo spese nel limitato lasso temporale previsto dal codice, né hanno cespiti da offrire in garanzia per reperire fonti di finanziamento.

Con il meccanismo previsto dal terzo comma dell'art. 585 c.p.c., invece, il versamento del saldo prezzo sarà eseguito in favore della procedura direttamente dall’istituto di credito in forza di un contratto di mutuo stipulato dall'aggiudicatario.

Ove ciò avvenga, nel decreto di trasferimento:

  1. dovrà indicarsi che il pagamento è avvenuto mediante versamento diretto derivante dal contratto di finanziamento;
  2. dovrà ordinarsi al Conservatore di procedere, contestualmente, alla trascrizione del trasferimento ed all’iscrizione dell’ipoteca. L’art. 585 c.p.c. non prevede, in realtà che il decreto di trasferimento contenga l’ordine impartito al Conservatore di iscrivere, contestualmente al decreto di trasferimento, ipoteca di primo grado sull’immobile, trattandosi di obbligo nascente direttamente dalla disciplina codicistica; in realtà è opportuno che, ciononostante, l’ordine venga impartito al fine di evitare incertezze e problemi operativi, soprattutto in considerazione del fatto che a questa iscrizione ipotecaria deve essere assegnato il numero d’ordine di formalità immediatamente successivo a quello assegnato alla trascrizione del decreto.

Se in sede di vendita l’aggiudicatario dichiarerà che intende avvalersi di questo meccanismo, è opportuno che il professionista delegato:

  1. consegni quanto prima all’aggiudicatario copia del verbale di aggiudicazione, poiché sulla scorta di esso la banca effettuerà il versamento del saldo prezzo;
  2. in vista della predisposizione della bozza del decreto di trasferimento il delegato acquisisca copia autentica del contratto di finanziamento.

Al fine di rendere operativa la norma e di limitare al massimo i possibili profili di rischio per la banca, l'ABI ha elaborato due protocolli che si occupano di disciplinare le modalità attraverso cui la previsione dell'art. 585, comma 3, c.p.c., può concretamente applicarsi.

Secondo il primo protocollo, la stipula del contratto di mutuo, il versamento della somma mutuata in favore della procedura, l'emissione del decreto di trasferimento ed il suo deposito in cancelleria avvengano contestualmente davanti al Giudice dell'esecuzione.

Il secondo protocollo, invece, utilizza il meccanismo della ipoteca su cosa altrui, e prevede che i passaggi appena descritti si realizzino in tempi diversi.

In particolare, secondo questi protocolli, il soggetto potenziale acquirente contatterà la banca (ovviamente in tempo utile per il deposito dell'offerta di acquisto) la quale procederà all'istruttoria del finanziamento comunicandone l'esito almeno 15 giorni prima della vendita e sottoscrivendo con il mutuatario un preliminare di mutuo sottoposto alla condizione sospensiva dell'aggiudicazione (a questa condizione per la verità il protocollo aggiunge anche quella del successivo trasferimento del bene all'aggiudicatario, ma si tratta di cuna condizione impossibile, in quanto il trasferimento del bene avverrà necessariamente, per espressa previsione dell'art. 596 c.p.c., dopo il versamento del saldo prezzo, e dunque dopo la stipula del contratto definitivo di mutuo).

All'esito della vendita, se il promissario mutuatario non risulterà aggiudicatario, il contratto preliminare di mutuo si risolverà automaticamente.

Viceversa, in caso di aggiudicazione, le parti procederanno alla stipula del definitivo, contenente:

  1. l'assenso del mutuatario alla iscrizione ipotecaria di primo grado (sostanziale, in quanto le ipoteche eventualmente iscritte saranno cancellate ex art. 586 c.p.c.)
  2. la delega del mutuatario alla banca di erogare direttamente alla procedura l'importo del finanziamento.

Avvenuto il versamento, il Giudice adotterà il decreto di trasferimento ed il delegato provvederà immediatamente alla sua trascrizione.

Sulla scorta di queste premesse, la soluzione più sicura ci sembra quella individuata dalla banca disponibile alla stipula del preliminare, poichè in questo modo è più garantito in ordine al fatto che ad intervenuta aggiudicazione le sarà erogato il mutuo.

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