Asta senza incanto

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  • Ultimo messaggio 24 febbraio 2020
lory5791 pubblicato 23 febbraio 2020

Buongiorno, avrei intenzione di partecipare ad un'asta senza incanto di un immobile posto alla cifra di 288000. L'immobile sta andando in asta per la terza volta ed è occupato. Laddove fossi l'unico a partecipare al prezzo base ridotto del 25 per cento ( circa 217000) in quali intoppi potrei incorrere se i rappresentanti dei creditori facessero opposizione per prezzo troppo basso? Il giudice entro quanto tempo si dovrebbe pronunciare per emettere il decreto di trasferimento? Per saldare il conto i 90 giorni decorrono da quando mi arriva il decreto di trasferimento (Lo ritengo molto importante perché dovrei richiedere il mutuo)? Grazie in anticipo.

inexecutivis pubblicato 24 febbraio 2020

Cerchiamo di rispondere separatamente a ciascuna delle domande formulata.

La circostanza per cui il prezzo di aggiudicazione sia notevolmente inferiore a quello giusto deve essere fatta valere mediante lo strumento della opposizione agli atti esecutivi, che piò essere promossa nel termine di 20 giorni (ex art. 617) decorrenti dal decreto di trasferimento. È tuttavia una circostanza piuttosto rara, poiché nessun creditore è interessato a rimettere in discussione la vendita, avendo per contro l’interesse a riscuotere quanto prima.

A proposito dei tempi di pronuncia del decreto di trasferimento è necessario partire dalla lettura dell'articolo 591 bis, penultimo comma, c.p.c., a mente del quale "avvenuto il versamento del prezzo con le modalità stabilite ai sensi degli articoli 574, 585 e 590, secondo comma, il professionista delegato predispone decreto di trasferimento e trasmette senza indugio al giudice dell'esecuzione il fascicolo", dal che si evince che il delegato deve immediatamente attivarsi per predisporre il decreto di trasferimento.

Infine, a proposito del termine per il versamento del saldo prezzo, esso decorre non già dal decreto di trasferimento, ma dal momento dell’aggiudicazione.

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