Salve, vorrei partecipare all'acquisto di un immobile all'asta che si terrà nel mese di novembre 2022, la perizia per tale immobile evidenzia nr. 3 abusi edilizi di cui uno solo sanabile. Quello sanabile, con la cila tardiva si risolve, mentre gli altri due: 1) ampliamento balconi di 10 mt; 2) un'aumento di superficie di circa 20 mt quadrati e trasformazione della destinazione in uso abitativo al piano terra non autorizzato. Il CTU spiega nella perizia che solo il primo risulta sanabile mentre gli altri due no in virtù dello strumento urbanistico vigente. Da un attento esame dalle piantine e dello stato dei luoghi attuale, ho notato che per il secondo abuso "insanabile" il CTU chiede la demolizione della superfice di 20 mt quadrati  al piano terra in uso abitativo in considerazione probabilmente dell'altezza  dallo stesso misurata e risultante essere 2,50mt. L'esame invece della piantina del piano terra evidenzia un'altezza di mt.3,00. Nel corso della visita all'immobile e l'esame delle foto allegate alla perizia evidenziano che appena fuori i locali del piano terra vi è un gradino di circa 50 cm  e che il livello risulta costante estendendosi  per l'intera area del piano terra e che probabilmente è stato costruito nel corso dell'indicato ampliamento senza autorizzazione. Vi chiedo, se mi aggiudicassi l'asta e toglierei i 50 cm riportando un'altezza allo stato originario (3,00mt), rendendo abitabile il piano terra, con una richiesta in sanatoria potrei ottenere l'autorizzazione all'ampliamento, pagando il dovuto previsto dal 380/2001?

Vi ringrazio anticipatamente per la preziosissima risposta.