Buongiorno,
vorrei un chiarimento per cortesia.
Sono stato nominato custode (e successivamente anche delegato) in una procedura esecutiva immobiliare.
All'esito del primo sopralluogo, con contestuale immissione di possesso, ho rinvenuto in talune autorimesse pignorate, la presenza di beni non di proprietà dell'esecutato bensì di terzi.
In particolare il terzo in questione, presente durante il sopralluogo, ha riferito di essere stato autorizzato in tal senso a titolo di cortesia dall'esecutato, circostanza confermata da quest'ultimo.
Inoltre allo stesso terzo era stato affidato "l'incarico" da parte dell'esecutato di curare i rapporti con il sottoscritto nonché con l'esperto stimatore (il debitore risiede infatti in altra regione e avrebbe avuto difficoltà a raggiungere gli immobili pignorati in casi di necessità) tant'è che lo stesso è altresì in possesso delle chiavi.
Ora quel terzo, è intervenuto nella procedura escutiva vantando oltretutto un ingente credito nei confronti dell'esecutato.
La mia domanda è la seguente: è preferibile ordinare (tramite il suo legale) l'asportazione delle cose mobili di proprietà del terzo (divenuto creditore) immediatamente?
Oppure è sufficiente che lo stesso mi renda una dichiarazione con cui s'impegna a sgomberare i locali a semplice richiesta?
Ciò in vista delle eventuali visite da parte di potenziali acquirenti...
E per quanto riguarda le chiavi: lui ne era in possesso in quanto mandatario dell'esecutato ma oggi è divenuto parte della procedura.
Come sarebbe più opportuno agire?
Chiedere se ha restituito le chiavi al debitore o provvedere direttamente alla sostituzione delle (sono 12 immobili pignorati) serrature?
Mi scuso per essermi dilungato.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
RIngrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.