Salve,
insieme a mia moglie abbiamo acquistato un immobile all'asta. Si tratta della "prima casa". Ci sono stati tanti ma tanti via vai formali e, dopo un anno, si è sbloccato l'ostacolo che impediva di concludere la vicenda.
Qualche settimana fa il curatore dell'asta ci ha chiamato per indicarci che eravamo già alle battute finali, e cioè, al decreto di trasferimento: si doveva pagare le tasse e depositare il tutto in cancelleria. Quindi ci ha mandato il conto delle tasse da pagare all'Agenzia delle entrate. Sia per la fretta che avevamo (dopo un anno di attesa, volevamo concluderlo prima della fine dell'anno), sia perché non siamo esperti, sia pure per altri motivi, ci siamo attenuti alla cifra che ci ha indicato il curatore e siamo andati a saldare quelle tasse in banca. Non abbiamo quindi controllato l'esattezza dell'importo (benché ci sia parso un po' altino) ma ci siamo attenuti e fidati di ciò che lui ci ha detto; del resto, è lui la persona competente. Qualche giorno dopo aver pagato, vengo a scoprire che l'importo era così alto perché ci ha fatto pagare le tasse al 9% anziché al 2%, come si addice all'agevolazione della prima casa. Così, per questa differenza, abbiamo "regalato" svariate migliaia di euro all'agenzia delle entrate.
Nel confronto telefonico col curatore, ci ha detto che non sapeva niente che fosse la prima casa e che non era tenuto a saperlo, che lo dovevamo dichiarare espressamente. A parte il fatto che il conto l'ha fatto lui e poteva, al momento di prepararlo, chiederci se era una prima o una seconda casa (bastava una telefonata), vorrei sapere da voi in quale passaggio e in quale modalità avrei dovuto dichiarare se intendevo avvalermi di questa agevolazione. Inoltre, sono sicurissimo che in qualche punto della compilazione dei moduli per l'offerta dell'asta c'era qualche casella che chiedeva se volevo usufruire dell'agevolazione e ho indicato di sì, ma in questo momento non mi riesce trovarla.
Mi sapete dare un aiuto o una pista su come muovermi?
Vi ringrazio vivamente per la vostra perizia, pazienza e empatia
Luigi