Buongiorno,
vorrei avere una opinione su questo caso.
Un pignoramento immobiliare colpisce un albergo. Antecedente al pignoramento è stato registrato un contratto d'affitto d'azienda avente ad oggetto, fra l'altro, l'albergo. Tale contratto ha durata di anni 8, rinnovabile per altri 8 anni. Questo rinnovo implica il consenso espresso delle parti.
Ora, se a seguito dell'aggiudicazione all'asta, l'immobile (ovvero l'albergo) passa di proprietà dall'originario affittante l'azienda (che era anche proprietario dell'immobile) all'assegnatario, alla scadenza del primo termine (8 anni) la facoltà di rinnovo del contratto d'affitto d'azienda può essere esercitata comunque dall'originario affittante (che nel frattempo ha perso la proprietà dell'immobile) ovvero deve essere l'assegnatario della struttura alberghiera ad esprimere il consenso al rinnovo?
La questione non è irrilevante, dato che l'originario affittante e l'affittuario appartengono al medesimo gruppo per cui è scontato che fra di essi potrà trovarsi l'accordo sul rinnovo, mentre l'assegnatario non ha interesse alcuno al rinnovo dopo essersi aggiudicato il bene.
Molte grazie