Accesso atti post aggiudicazione

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  • Ultimo messaggio 13 settembre 2019
Anna982 pubblicato 10 settembre 2019

Buonasera, Sono appena stata chiamata dal delegato alla vendita che, predisposto il decreto di trasferimento per sottoporlo alla firma del giudice, mi chiede di procurargli il certificato di destinazione urbanistica di due particelle di terreno, lui non è nella possibilità di andare in comune e mi ha richiesto quindi di occuparmene per velocizzare i tempi, ma il comune non apre fino venerdi. Rileggendo la perizia ho visto che questo certificato era stato già prodotto dal perito a suo tempo, ho chiamato il perito che mi ha detto di rivolgetmi al tribunale per fare accesso agli atti.

Mi sapete dire come si fa l'accesso agli atti? Sto cercando la strada più veloce e non mi rendo conto dei tempi che ha il tribunale, sono disposta anche ad andare domani mattina (Trib dista 100 km da dove vivo), ma non vorrei farmi un bel viaggio a vuoto. Grazie

inexecutivis pubblicato 13 settembre 2019

A mente dell'art. 76 disp. att. c.p.c., il diritto di esaminare gli atti ed i documenti inseriti nel fascicolo e farsene rilasciare copia (previo pagamento delle imposte) è riconosciuto alle "parti ed ai loro difensori muniti di procura".

Quanto alle modalità di accesso, queste dipendono dalle modalità organizzative interne al Tribunale.

Invero, in alcuni tribunali occorre accedere alla cancelleria competente (in questo caso la cancelleria esecuzioni immobiliari) e richiedere gli atti, che tuttavia normalmente non vengono immediatamente rilasciati.

In altri tribunali esistono invece uffici di front office, cui vanno inoltrate le richieste.

In ogni caso il certificato di destinazione urbanistica è già nella disponibilità del professionista delegato, essendo contenuto nella perizia (alla sua acquisizione provvede l’esperto nominato per la stima ai sensi dell’art. 173 bis disp. att. c.p.c.), e quindi non c’è nessun bisogno di procurarglielo.

Piuttosto, potrebbe essere un certificato ormai scaduto, e quindi inutile.

Infatti, ai sensi dell’art. 30, comma terzo, d.P.R. 380/2001 esso ha validità un anno.

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