tassazione plusvalenza risulta negativa

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  • Ultimo messaggio 15 ottobre 2018
fede1 pubblicato 11 ottobre 2018

Buongiorno,

realizzerò a breve una piccola plusvalenza immobiliare dalla quale, detraendo tutto ciò che mi spetta detrarre, andrò in negativo, quindi secondo i miei calcoli non dovrò pagare nulla. Ma questo dove risulta? Lo devo far scrivere in atto dal Notaio? Perchè se io dichiaro in atto che mi avvalgo della tassazione al 20% e poi il Notaio non versa niente perchè dai miei conti così è, l'Agenzia delle Entrate non si vede alcun versamento quindi mi viene sicuramente a cercare. Si dimostra quindi a quel punto che ho diritto alle detrazioni? Non è possibile farlo in qualche modo subito per evitare di incorrere in accertamenti che, ovviamenti sono dimostrabili post, ma è sempre una scocciatura quando ti cerca l'Agenzia delle Entrate. Grazie mille se qualcuno mi può rispondere.

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inexecutivis pubblicato 14 ottobre 2018

Nel rispondere alla sua domanda non possiamo che osservare come il versamento di una imposta consegue al verificarsi del presupposto normativamente richiesti per la nascita della così detta "obbligazione tributaria".

Nel caso delle plusvalenze il presupposto impositivo, (come si ricava dalla lettura dell’art. 68 D.P.R. 22/12/1986, n. 917 - Testo unico delle imposte sui redditi - , modificato dall'art. 37, comma 39, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla L. 4 agosto 2006, n. 248) è costituito "dalla differenza tra i corrispettivi percepiti nel periodo di imposta e il prezzo di acquisto o il costo di costruzione del bene ceduto, aumentato di ogni altro costo inerente al bene medesimo" (con l'avvertenza che  Per gli immobili acquisiti per donazione si assume come prezzo di acquisto o costo di costruzione quello sostenuto dal donante).

È chiaro, allora, che ove questo presupposto non ricorra, nel senso che, come prospettato nella domanda, non vi sia una differenza positiva tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto aumentato dei costi incrementativi, l'imposta non è dovuta poiché non è nata l'obbligazione tributaria.

In questi casi non è prevista la possibilità di inviare all'Agenzia delle entrate alcuna comunicazione, (comunicazione che comunque, ove eseguita, non escluderebbe la possibilità di essere destinatari di un successivo accertamento).

Si dovrà semplicemente avere cura di conservare tutta la documentazione giustificativa dei costi incrementativi.

fede1 pubblicato 14 ottobre 2018

Ringrazio moltissimo per la risposta, che mi stamperò per allegarla alla mia pratica, a futura memoria. Spero possa essere di utilità non solo a me, visto la precisione e il dettaglio nella risposta. Grazie ancora.

inexecutivis pubblicato 15 ottobre 2018

grazie a lei

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