inexecutivis
pubblicato
19 ottobre 2018
La proposta irrevocabile di acquisto dovrà essere rivolta "al debitore" nel senso che è lui il proprietario.
Evidentemente, poiché si tratta di una compravendita effettuata dopo il pignoramento devono essere necessariamente coinvolti i creditori, ai quali andrà evidentemente corrisposto il corrispettivo (in tutto o in parte a seconda del valore della vendita e del valore dei crediti).
Ciò detto, l'acquirente può regolarsi come crede, contattando la banca o il suo difensore (che a sua volta non potrà che interloquire con il suo cliente).
il tutto dovrà svolgersi "fuori" dalla procedura esecutiva, nella quale l'unica cosa che il creditore (o i creditori) dovrà fare è quella di rinunciare ad essa.
Normalmente, quando si trova un accordo succede che le parti (debitore, creditore, acquirente e notaio incaricato della stipula del contratto di compravendita) si trovano in Tribunale. Qui, in udienza, i creditori dichiarano al Giudice che intendono rinunciare (intanto l'acquirente ha preventivamente consegnato il corrispettivo al notaio); quindi il giudice dichiara l'estinzione della procedura, dopo di che le parti firmano l'atto di vendita ed il notaio consegna il prezzo ai creditori (ed eventualmente al debitore/venditore)