Plusvalenza derivante da cessione parziale di fabbricato

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  • Ultimo messaggio 30 marzo 2019
ggalli pubblicato 27 marzo 2019

Buongiorno, mi sono appena iscritto, volevo porre alla Vs cortese attenzione un quesito (premetto che prima di scrivere questo post mi sono informato tramite internet e tramite un commercialista non riscontrando risposte esaustive in merito):

Come si calcola la plusvalenza sulla quale calcolare le imposte (redditi diversi) che deriva dalla cessione di una porzione di fabbricato frazionata ad hoc per cederne solo una parte?

l'immobile è stato acquistato per intero nel 2015, non è mai stato utilizzato come prima casa e attraverso dei lavori di ristrutturazione sono stati ricavati degli appartamenti concessi in locazione. La parte restante (quindi quella fuori dalla locazione), in parte ristrutturata anch'essa, è stata venduta nel 2018. 

Come va calcolata la plusvalenza?

Quale criterio va utilizzato per il calcolo in quota parte delle eventuali spese da detrarre (spese notarili, imposte, costi di ristrutturazione, ecc)?

Tra la rendita catastale delle singole particelle (criterio suggerito dal commercialista) o la superficie di vendita (in rapporto a quella totale) quale è più indicato eventualmente come criterio di calcolo della quota parte?

Grazie mille a chi vorrà rispondermi.

inexecutivis pubblicato 30 marzo 2019

A nostro avviso il procedimento di calcolo corretto è quello che tiene conto della rendita catastale. Invero, il criterio dellas uperficie potrebbe non rispecchiare la distribuzione dei valori dei cespiti (a parità di metratura, ad esempio, un A3 vale mediamente molto di più di un C6).

Quindi, se i due cespiti hanno una rendita di 100 (poniamo 60 e 40), e si vende solo il bene che vale 40, la plusvalenza andrà calcolata al 40%.

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